INTER. L’ultima polemica: anche Ranocchia fermato senza rosso

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Un turno in più per aver detto ‘vergogna’ a fine gara col Genoa. Il club: con la Juve trattamento diverso…

(Getty images)

RASSEGNA STAMPA – (L. Taidelli) – Ranocchia squalificato due turni. E se l’Inter era già arrabbiata, ora è furibonda. La sanzione del Giudice sportivo Tosel, che ha fermato il difensore per una giornata in quanto diffidato e ammonito e per un’altra – si legge nel comunicato – “per avere contestato l’operato arbitrale al termine del match contro il Genoa rivolgendo al quarto ufficiale un’espressione provocatoria” ha scatenato l’ira del club nerazzurro, che trapela chiaramente anche se non ufficialmente. Visto che, dopo Cassano e Guarin, Ranocchia (multato anche di 10mila euro) è il terzo giocatore fermato malgrado l’assenza di sanzioni in campo, in Corso Vittorio Emanuele a questo punto si sentono presi di mira. Salta all’occhio una difformità di giudizio rispetto a molti precedenti. ‘Vergognatevi’. E’ l’espressione ‘provocatoria’ riportata nel referto che costringerà Ranocchia a saltare non soltanto la trasferta di Udine del 6 gennaio ma anche l’anticipo del 12 contro il Pescara. Il difensore – pare arrabbiato per le ripetute perdite di tempo dei genoani che avevano portato a un recupero di appena 4′ di cui 2′ per le quattro sostituzioni – dalle ricostruzioni invece avrebbe detto “E’ una vergogna”. Quindi il riferimento alla terna arbitrale sarebbe tutto da dimostrare. E si tratterebbe della stessa espressione a causa della quale dopo il match col Cagliari fu prima squalificato e poi perdonato Stramaccioni. La frase in questione tra l’altro è stata captata dal quarto uomo Giordano. Pur avendo tempo sino a lunedì per impugnare il provvedimento, al momento l’orientamento dell’Inter è di non fare ricorso. Impossibile infatti che la frase venga tolta dal referto. Anzi, si rischierebbe un turno in più che priverebbe Strama del difensore anche per la sfida del 20 gennaio in casa della Roma. L’Inter è furibonda perché nel giro di un mese scarso si è vista privare degli elementi migliori di ciascun reparto per quanto riportato sul referto non dall’arbitro (che infatti in campo non aveva preso provvedimenti) ma da quarto uomo, arbitro di porta o Procura federale. Dunque squalifica che – aggiungendosi alle altre due – va a stabilire una sorta di record, un caso senza precedenti. Il club nerazzurro ci vede una grave disparità di giudizio e indirettamente si pensa alla Juve. Un po’ perché certi episodi sono iniziati dopo la vittoria a Torino, un po’ perché – concetto che vale appunto in generale – si ritiene che soprattutto con i bianconeri si usino altri pesi e altre misure.