DIEGO vota JUVE-CAVANI: “Bianconeri il top: con il Matador saranno micidiali”

LA GAZZETTA DELLO SPORT – “Dura vincere lo scudetto per il Napoli: sogno di allenarlo, però in Italia mi perseguitano”…

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RASSEGNA STAMPA – (C. Laudisa) – Maradona ne ha per tutti, è un ciclone. Accarezza il suo Napoli, ma rende onore ai campioni della Juventus: “Vincere due scudetti con il Napoli è stato davvero tanto. Nella storia della Juventus due titoli in più o in meno cambiano poco, ma per la Campania e tutto il Sud quei due trionfi mandarono la gente al settimo cielo. La Juve oggi è fortissima e concreta, realizza molto in base alla mole di gioco che produce”. Eppure va a caccia del top player“Figuriamoci se avesse Cavani, lì davanti sarebbe micidiale!”. Poi Sky lo interroga sul Napoli di oggi: “In questi anni la squadra è cresciuta tanto, molto è merito di Mazzarri che ha dato gioco e personalità. Fossi in De Laurentiis lo terrei. La lotta per lo scudetto? Questo Napoli mi piace molto, tuttavia mancano sempre cinque centesimi per arrivare a un euro. Per me, però, Napoli è sempre nel cuore”. Magari da allenatore? “E’ il mio sogno da sempre, non solo dei tifosi. Ma purtroppo i problemi con il fisco italiano mi impediscono di tornare. Ogni volta che arrivo alla frontiera mi vogliono togliere tutto, una volta mi volevano anche strappare la valigia di mano. Ferlaino gira tranquillo a Napoli, Careca non ha mai avuto problemi. Se la prendono soltanto con me”. Diego Armando Maradona mette in gol l’assist di Platini. In mattinata Le Roi ha ammesso di avergli lasciato lo scettro, lui nel pomeriggio lo ringrazia davanti alla platea di Globe Soccer. “Al mio arrivo in Italia ero considerato un giocoliere. Quando Platini è uscito di scena ho avuto campo libero: lo ringrazio”. Oltre vent’anni dopo, però, il sale resta sulla lingua: El Pibe de Oro ricorda gli anni napoletani e il suo sguardo si illumina: “I tifosi ci chiedevano di battere Juve, Inter e Milan e per loro era il massimo. Noi ci siamo riusciti ed è stata una soddisfazione unica”. Un miracolo nato nello spogliatoio. Maradona ha parole di riconoscimento per i suoi compagni di allora: “Io ho sempre tenuto ai miei compagni perché sapevo che tutto dipendeva dal loro aiuto. In particolare Bagni, Corradini e Francini erano un punto di riferimento per tutti”. Lo cercano dall’Iraq dopo l’esonero di Dubai. Lui è franco: “Qui mi hanno cacciato, ma io ho tanta voglia di tornare in panchina”. Diego è al tavolo con il miglior giocatore del 2012, Radamel Falcao. Una battuta anche per il colombiano: “Potevi vincere questo premio quando eri al River, ma va bene lo stesso”. La sua lunga giornata finisce con un award su misura: miglior giocatore del secolo. Chi lo premia? Naturalmente Platini. “Chi è il migliore della storia sulle punizioni? Non ci sono dubbi. Platini per chi calcia di destro e io per i mancini. Ma ricordo che chi calcia di sinistro è sempre più elegante”.