MILAN-JUVENTUS. MAROTTA: “La vittoria con il CHELSEA ha dato un’autostima ancora più forte”

Ecco le dichiarazioni dell’ad bianconero nel pre-partita del big match Milan-Juventus…

(Getty Images)

Ai microfoni di Sky Sport, parla l’ad della Juventus, Giuseppe Marotta, nel pre-partita del big match contro il Milan:

Sull’infortunio di Abbiati.

Sicuramente mi dispiace per il ragazzo. Quando c’è una partita importante e in queste circostanze bisogna rinunciare, credo che sia assolutamente una cosa non piacevole.

Sulla partita con il Chelsea.

Direi che ha dato un’autostima ancora più forte perché abbiamo superato un avversario che era campione in carica con grande merito, credo che questa sia la lettura più importante. Poi, il fatto che abbiano assimilato e smaltito la fatica, secondo me, ce l’hanno fatta. In più, l’allenatore che, oltre che ad essere bravo a mettere in campo la squadra, è un forte motivatore, durante la settimana è riuscito a dare a questa partita la giusta importanza.

L’unico attaccante inamovibile è Quagliarella in questo momento? Si sono un po’ ribaltate le gerarchie?

Non direi, ci sono dei valori che sono equivalenti e l’allenatore decide di domenica in domenica, valutando gli atteggiamenti tattici della gara, lo stato di forma dei singoli giocatori. In questo momento Quagliarella sta giocando con più continuità rispetto ai suoi colleghi di reparto ed è confortato anche dai gol che ha realizzato. Quindi mi sembra una scelta giusta.

È corretto dire che la sconfitta con l’Inter vi “ha benedetto”?

Credo che quando si perde c’è sempre una forte amarezza, quello c’è stato dopo la partita. Nel corso di una stagione sportiva possiamo avere alti e bassi come tutte le squadre, ma mi pare che i dati statistici, che comunque sono significativi, siano dalla nostra. Quindi, perdere una partita dopo tantissime decine di gare, è un fatto fisiologico. Non è che quella partita ci abbia fatto ricaricare le batterie che erano scariche, erano cariche anche prima. La Juventus è questa, era questa e mi auguro che possa rimanere ancora questa.