MILAN. “Abbiamo un problema: PATO”. BERLUSCONI ammette: “C’è da capire che fare”

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Il giocatore è triste, svalutato e infortunato. Oggi il Presidente torna a Milanello: per caricare tutti e decifrare il brasiliano…

(Getty images)

RASSEGNA STAMPA – (A. Bocci, M. Pasotto) – Nella lista dei convocati di oggi ci sarà anche Berlusconi. Il Presidente è intenzionato a rispondere presente all’appello di Galliani e intorno all’ora di pranzo atterrerà nuovamente a Milanello. “Vado perché c’è bisogno. Il Milan, avete visto, con me si è ricaricato. C’è bisogno di continuare nelle presenze”, ha detto ieri. Il Cavaliere sta mantenendo la parola. E non solo perché l’ultima visita è stata una scossa ad alto voltaggio per il gruppo, ma anche perché ci sono alcuni nodi da affrontare in prima persona. Dopo un primo, ampio giro di colloqui individuali, oggi molto probabilmente gran parte della sua attenzione sarà dedicata a Pato. Il brasiliano per Berlusconi non è uno qualunque. Pato, cui è molto legato, è stato il suo investimento più oneroso (22 milioni) per un ragazzo di 18 anni, e ora il progetto rischia di venire meno. Le cose pare stiano prendendo un’altra piega e Berlusconi ieri non ha esitato a definire il brasiliano “un problema”, quando soltanto otto giorni fa aveva speso unicamente parole d’affetto: “Deve riprendersi, è un giocatore importantissimo che abbiamo sempre ritenuto incedibile. Ha una gran voglia di ricominciare”. Sarà, ma probabilmente non nel Milan, a giudicare dalle parole del brasiliano a Bruxelles. Berlusconi cercherà di capire come regolarsi e intanto spiega: “E’ un problema perché era il giocatore di maggior valore e futuro che avesse il Milan. Quindi è veramente un problema, anche per cosa fare. Non si può avere una tale diminuzione del valore del patrimonio. È un ragazzo di 23 anni che ha avuto incidenti vari, quindi speriamo che possa veramente guarire”. Una parte del ‘problema’ riguarda il suo stato di salute. Pato sembra non essersi mai ripreso psicologicamente dall’infortunio di agosto (il 15° in tre anni) ed è rientrato da Bruxelles nuovamente k.o. in seguito a una forte contusione alla coscia sinistra che gli ha procurato un versamento. Domani salterà la Juve e in teoria potrebbe rientrare venerdì a Catania, ma non ci sono certezze perché quando si parla di lui la prudenza dei medici è massima. L’altra parte del ‘problema’ individuato da Berlusconi è di carattere economico perché il giocatore si sta svalutando. A gennaio il Psg offrì 28 milioni più 7 di bonus, proposta che il Cavaliere ritenne inadeguata. Ma adesso, quanto potrebbe valere l’attaccante, che tra l’altro guadagna 4 milioni netti l’anno?