LAZIO. OLIMPICO, non c’è pace. Dalla CURVA sale un coro antisemita

LA GAZZETTA DELLO SPORT – “Juden Tottenham” e striscione pro Palestina dagli ultrà. Lotito: “Poche decine di teppisti”…

(Getty Images)

RASSEGNA STAMPA – (S. Cieri, F. Oddi) – “La mamma dei cretini è sempre incinta”. Il commento del Presidente della Lazio Lotito non ha bisogno di ulteriori spiegazioni. Certo, dopo la nottata da incubo vissuta da Roma prima del match tra Lazio e Tottenham, di tutto c’era bisogno allo stadio tranne che di cori antisemiti. La Curva Nord laziale, che già in passato si era macchiata di simili episodi (quelli più noti durante alcuni derby), l’ha intonato attorno al decimo minuto del primo tempo. Per la verità il coro incriminato è stato uno solo, senza repliche, ma udito bene da tutti. Un “Juden Tottenham” scandito per almeno un minuto dalla curva laziale che chiaramente alludeva, con intenti antisemiti, alle origini del club londinese, fondato dalla comunità ebraica della capitale britannica. Un coro cui, qualche minuto dopo, ha fatto seguito l’esposizione di uno striscione che inneggiava alla liberazione della Palestina: “Free Palestine”, c’era scritto. Successivamente ne è stato esposto uno simile, stavolta in italiano: “Palestina libera”. Striscioni, questi ultimi, che ovviamente antisemiti non sono, ma che hanno contributo a dare alla serata una ulteriore connotazione politica della quale si sarebbe volentieri fatto a meno. La società biancoceleste ha immediatamente preso le distanze dall’accaduto. A fine partita il Presidente Lotito, ha dato degli idioti agli autori del gesto, ma ha anche tenuto a sottolineare che la stragrande maggioranza dei tifosi laziali non ha nulla a che spartire con certe situazioni. “Criminalizzare un’intera tifoseria per il gesto sconsiderato di qualche decina di teppisti, perché così vanno definiti, è un’operazione completamente sbagliata. Così come è stato vergognoso identificare gli autori degli episodi della scorsa notte (il raid a Campo de’ Fiori, ndr) con i tifosi laziali. Tanto che è stato poi dimostrato che i laziali non c’entravano nulla”. Tra tanti inglesi arrabbiati con la Lazio, ieri all’Olimpico ce n’era anche uno letteralmente impazzito per i colori biancocelesti: Paul Gascoigne, tornato all’Olimpico su invito della stessa Lazio in occasione del match che metteva di fronte i due club più importanti della sua carriera. L’istrionico Gazza (apparso in discrete condizioni dopo i problemi di salute degli anni scorsi) ha fatto un giro di campo prima della partita, ricevendo il boato della gente laziale e dei supporter inglesi. Poi ha assistito alla partita accanto a Lotito e al d.s. Tare. “È stata un’emozione grandissima, è stato bello ritrovare e riabbracciare tanta gente: ringrazio tutti. In particolare il team manager Manzini (l’unico “superstite” della sua era, ndr). La Lazio è sempre nel mio cuore, in Inghilterra mi informo sempre di quello che combina. Prometto di tornare ancora a Roma, ma quando lo farò ci resterò per parecchi giorni, almeno un paio di settimane”.