CHELSEA. BENITEZ, subito scintille con i tifosi

IL CORRIERE DELLO SPORT – «Quando ero al Liverpool non volevo offenderli». Ma l’accoglienza è stata fredda

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Lo attendono più sfide di quelle che solitamente precedono l’incarico di un allenatore ad interim. Non solo è chiamato a raddrizzare la stagione del Chelsea restituendo ad una squadra disorientata serenità e identità tattica. Non solo deve convincersi di non essere una riempitivo in attesa dell’arrivo di Pep Guardiola. Ma, come riporta il Corriere dello Sport, Rafa Benitez deve soprattutto vincere la conclamata ostilità dei tifosi del Chelsea. I quali non solo gli rimproverano il suo passato al Liverpool. Ma soprattutto i commenti che lo stesso Rafa, quando alla guida dei Blues c’era José Mourinho, aveva riservato proprio ai suoi nuovi supporters. Denigrati e canzonati perché sventolano le bandierine pagate dal club prima degli incontri di Champions League. Come a dire che il tifo del Chelsea è artificiale, di plastica, rispetto a quello tutto cuore e ugola e spontaneità di Anfield.

«Voglio essere onesto, se ho detto certe cose è giusto metterle nel loro contesto – le parole di Benitez -. Stavamo per affrontare il Chelsea nella semifinale di Champions League. Se fossi un tifoso vorrei che il mio allenatore facesse di tutto per la mia squadra. Non penso proprio di aver mancato di rispetto ai tifosi del Chelsea. Voglio sempre fare le cose nella maniera più giusta per i miei tifosi perché non c’è nessuno che come i tifosi e il manager vuole vincere ogni partita. Nessuno in un club ha la stessa intensità. E penso che alla fine i tifosi saranno felici».