CHAMPIONS. L’ARSENAL fa 13. Tabù sfatato, WENGER va avanti

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LA GAZZETTA DELLO SPORT – RASSEGNA STAMPA – Non poteva andare altrimenti. Troppo evidente il divario tra l’Arsenal, che da una dozzina d’anni naviga come un lussuoso yacht nella laguna blu Champions, e un Montpellier in versione zattera alla deriva e senza bussola. Giroud quando non fa gol, fa segnare. E ieri ha regalato due assist, a Wilshere e Podolski, che abbinati alla sconfitta dell’Olympiacos, si traducono in tredicesima qualificazione consecutiva dei gunners. Nonostante un primo tempo poco accademico, cadenzato da errori e imprecisioni, sia nella costruzione che nella rifinitura. Giroud, l’ex, si fa intimidire dagli ex compagni. L’unica emozione al 10′, con un colpo di testa di Koscielny sulla traversa, lasciato libero da una delle tante amnesie difensive degli ospiti. Il Montpellier rischia anche al 36′, graziato da una rasoiata di Podolski, a lato. Ineluttabile, il vantaggio londinese arriva nella ripresa con Giroud a fare da torre in area per l’esterno sinistro di Wilshere (4′). Un gol sfata pure un tabù visto che l’Arsenal fino a ieri non aveva mai battuto una francese in Champions. Tabù infranto anche con una magia di Podolski che al 18′ scambia con Giroud al limite e al volo di sinistro fulmina l’inerme Jourdren.