LAZIO. Un mese senza DIAS

(Getty Images)

LA GAZZETTA DELLO SPORT – RASSEGNA STAMPA – (S. Cieri) – Solo sei gol al passivo nelle prime sette giornate, undici reti sul groppone nelle successive cinque partite. Dietro la flessione della Lazio nell’ultimo mese di campionato c’è stata essenzialmente la sopraggiunta fragilità difensiva. Ecco perché lo 0-0 di Torino, al netto di qualche mugugno per una prestazione troppo rinunciataria, è stato accolto trionfalmente. Sul campo più difficile la Lazio ha ritrovato la sua solidità difensiva. Che era stato uno degli ingredienti-base delle fortunate gestioni-Reja. E che era rimasto pressoché intatto (match di Napoli a parte) nella prima versione della Petko-Lazio. Una rinnovata impenetrabilità che fa rima soprattutto con Marchetti. Il portiere è stato il grande protagonista allo Juventus Stadium. Gli undici gol al passivo sono infatti arrivati tutti con Bizzarri in porta, tranne gli ultimi due, presi nel derby. Il rovescio della medaglia della ritrovata solidità è però l’infortunio di Dias. A Torino il brasiliano ha rimediato uno stiramento all’adduttore destro. La conferma ufficiale arriverà oggi, quando Dias si sottoporrà ai relativi esami (pochissime le speranze che il verdetto sia meno pesante). Il brasiliano mancherà almeno per un mese, il rischio è che rientri addirittura dopo Natale. E’ la grande occasione di Ciani, preso per essere titolare e finito in panchina. Ma l’assenza di Dias può rilanciare anche un altro difensore francese: Diakite.