ROMA. Tra ZEMAN e PJANIC va in scena la tregua

LA GAZZETTA DELLO SPORT – I due a colloquio dopo le frizioni: ora serve il bosniaco…

(getty images)

RASSEGNA STAMPA – C’è qualcosa di sottilmente beffardo che aleggia sul futuro prossimo della Roma. Zeman — e non solo — è ormai salito sul banco degli imputati a causa del difficile inizio di stagione, tanto che la sfida di lunedì prossimo contro il Torino ha quasi il sapore di ultima spiaggia. Non a caso ieri si era persino vociferato di uno sbarco di Mancini a Roma per contatti col club, ma le smentite sono arrivate rapide. Ebbene, per provare a superare il momento, il boemo si trova a dover puntare proprio su alcuni di quei giocatori con cui ha avuto il rapporto più difficile: Castan in difesa, Pjanic a centrocampo e Destro in attacco. Cominciamo dal brasiliano che, per aver espresso perplessità sui movimenti difensivi proposti dall’allenatore, nel derby si è ritrovato in panchina a beneficio di Burdisso, che però contro i granata sarà squalificato. Ergo, spazio di nuovo a Castan. Discorso diverso invece per Destro. Se Osvaldo o Totti (acciaccati) non ce la facessero a recuperare, toccherebbe a lui provare a ‘salvare’ Zeman con cui il feeling è stato scarso, A centrocampo, inoltre, la questione si fa psicologicamente più complessa. Detto che De Rossi viene raccontato amareggiato per le ricostruzioni che sono uscite sui suoi colloqui con i dirigenti (la sua voglia di andarsene), Zeman ora ha il problema dell’assenza per squalifica anche di Tachtsidis, cosa che riapre le porte a Pjanic, ovvero il protagonista di uno dei casi del derby (gli insulti palesi e la spiegazione che non erano per l’allenatore). Una cosa è chiara: se la dirigenza ha accettato l’accantonamento di Destro per il buon rendimento dell’attacco, è stata invece assai più perplessa sull’esclusione del bosniaco. E allora ieri è andato in scena un sereno colloquio proprio tra il boemo e Pjanic. Quanto basta per ipotizzare una tregua utile a tutti.