JUVE. PEPE è fuori dal tunnel. CONTE ritrova il suo jolly

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Out da sei mesi tra infortuni, Scommessopoli e liti col tecnico. Poteva andarsene, adesso è pronto. E può cambiare la Juve…

(getty images)

RASSEGNA STAMPA – (G.B. Olivero) – L’odissea è finita. Pepe voleva solo tornare in campo. Il giro è stato lungo e pieno di imprevisti. La Juve s’è dovuta confrontare con Scommessopoli e due infortuni muscolari. Ora che ha giocato (e segnato) in Primavera e in amichevole con i compagni, gli manca il debutto stagionale. Zero presenze, zero minuti giocati, due apparizioni in panchina. Simone è uomo di fascia, gli piacciono gli spazi, le corse e le rincorse. Ultima gara da titolare il 6 maggio a Trieste nella notte dello scudetto, ultima presenza il 20 maggio nella finale di Coppa Italia. Poi le vacanze, le voci di una possibile cessione anche a causa di un litigio con Conte, il ritiro a Chatillon, l’attesa del verdetto su Scommessopoli, il Trofeo Tim. A Bari, a causa di un campo infame, Pepe si procura una lesione di primo grado del muscolo semimembranoso della coscia sinistra. I tempi di recupero si dilatano anche perché Simone è distratto dal processo. Simone fatica a restare concentrato. Quando arriva la notizia dell’assoluzione deve ripartire quasi da zero e quando ormai sembra pronto arriva un problema muscolare al polpaccio. Altro stop, altra guarigione. Adesso Simone è a disposizione di Conte. Il tecnico lo aspettava per due motivi. Il primo è la duttilità: nel 3-5-2 Pepe può fare l’esterno su entrambe la fasce, l’interno, perfino la seconda punta. Ma c’è un altro motivo: con lui è più facile tornare al 4-3-3, modulo accantonato ma mai messo definitivamente nel cassetto. Simone è l’interprete ideale del ruolo di esterno destro offensivo perché rispetto a Isla ha più dimestichezza con il tiro e con il gol e rispetto a tutte le altre punte ha maggiore facilità di corsa e senso tattico.