FIORENTINA. AQUILANI, l’ultimo tassello per somigliare al BARCELLONA

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Alberto è l’ultimo tassello di un mosaico per il momento imperfetto sotto il punto di vita realizzativo…

LA GAZZETTA DELLO SPORT – È il lato che manca per chiudere un triangolo magico. Il ritorno di Alberto Aquilani consente alla Fiorentina di compiere un ulteriore salto di qualità in un centrocampo che è già considerato tra i più forti della Serie A. Per carità, Romulo, Migliaccio, Olivera, lo stesso Mati Fernandez hanno fatto la loro parte. Ma l’ex Liverpool è qualcosa di diverso. Qualcosa di più. Montella, che lo conosce bene, lo ha atteso con pazienza. Dosando il suo rientro con il bilancino del farmacista. Ma ora Aquilani è pronto per completare un reparto che già si avvale delle geometrie di Pizarro e del fosforo di Borja Valero. Veramente tanta roba. Alberto è l’ultimo tassello di un mosaico per il momento imperfetto. In che senso? Guardando le statistiche della Fiorentina emerge un dato curioso: hanno segnato molto i difensori, hanno segnato il giusto gli attaccanti, ma i conti non tornano alla voce «gol dei centrocampisti». Bene, Aquilani può rimettere a posto anche questi numeri mancanti. Lui in Sudamerica sarebbe considerato un «tuttocampista». Cioè un giocatore capace di garantire quattro fasi: incontrista, organizzatore del gioco (può sostituirsi al regista Pizarro in certe fasi della gara), corridore e goleador, con i tagli verso l’area di rigore avversaria. L’ex Liverpool, quando la salute non lo ha tradito, ha sempre dimostrato di avere i tempi d’inserimento giusti e la necessaria freddezza negli ultimi venti metri. Può essere lui a regalare a Montella le reti che tutti aspettano dalla mediana. Il tecnico viola deciderà solo in extremis se farlo partire titolare o inserirlo in corso d’opera nella partita di domani con il Milan. Ma è un dettaglio. Aquilani è già un titolare della Fiorentina. Il tassello che mancava per avvicinare ancora di più, almeno come idea di gioco, la squadra del presidente Della Valle al grande Barcellona. Alberto si candida al ruolo di «Iniesta» che, guarda caso, è uno dei suoi modelli. Chissà se Montolivo, che domani sarà dall’altra parte della barricata, almeno per un secondo proverà un pizzico d’invidia a vedere un centrocampo che lui, quando vestiva la maglia viola, ha potuto solo sognare.