ROMA. OSVALDO: “Il DERBY è fondamentale, non dobbiamo mollare di testa”

L’attaccante giallorosso ha rilasciato una lunga intervista a Roma Channel in vista della stracittadina di domenica…

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OSVALDO SUL DERBY – Daniel Pablo Osvaldo ha rilasciato un’intervista a Roma Channel nella quale presenta il derby di domenica pomeriggio e parla di molto altro. Ecco le sue parole:

“Come sto? Bene. Sono ancora tranquillo in vista del derby,la gente in città ti fa capire cosa significhi. Differenze da quello vissuto in Spagna? A quei tempi la differenza in campo era netta, anche se siamo riusciti a strappare uno 0-0. Ci avviciniamo ai derby che si vivono in Argentina. I tifosi romanisti sono simili a quelli argentini, caldissimi. Come sta la squadra? Bene, pensiamo totalmente alla partita. Ho preparato qualche canzone per caricarmi? La sera prima cerco di ascoltare musica più rilassata, nel giorno dell’incontro ascolto sempre le stesse di un gruppo argentino che conosco, “La 25”, mi fanno stare bene. La mia vita più rock o melodica? Dipende, la vita è rock però ci vuole un po’ di romanticismo. Wild horses dei Rolling Stones? Una delle mie canzoni preferite anche se è una ballata. Beatles o Rolling Stones? Entrambi, ascolto tutti e due. Musicalmente parlando i Beatles sono più tecnici. Dylan o Springsteen? Sono in difficoltà, sono diversi. Oasis o U2? Oasis. Elton John o Pupo? Non mi piacciono ma se ne devo scegliere uno dico Elton John (ride, ndr). Come mi trovo con Zeman? Molto bene, credo che si veda anche in campo, per un attaccante è importante avere un allenatore del genere. Se mi trovassi davanti alla porta smarcato passerei il pallone a Totti per fargli superare il record di gol nel derby? Dipende, se mi trovassi davanti alla porta da solo farei gol, se mi dovessi trovare defilato non essendo egoista gliela passerei. Se sto a porta vuota faccio gol io, non mi verrebbe in mente il record di Francesco, è una cosa normale in quel frangente. Se il derby può essere una partita fondamentale? Sicuramente sì, non solo perché è il derby e perché significa tanto, ma anche per una questione di valorizzare il risultato di domenica scorsa. Penso che ci darebbe una spinta in più. Cosa manca per il salto di qualità? La cattiveria non c’è mai mancata, magari in alcune partite abbiamo fatto bene per 30-35 minuti e poi non ti so dire perché abbiamo cambiato atteggiamento. Dobbiamo essere più determinati e costanti, non mollare di testa, è una cosa di gioco. Se mi sento più maturo? E’ cambiato tanto, l’esperienza in Spagna mi ha cambiato tanto, ho trovato Pochettino che mi ha dato fiducia dall’inizio, mi ha insegnato tanto non solo a livello calcistico ma anche come persona. Sono cambiato anch’io come persona, è normale che ci si renda conto degli sbagli e di ridurli fino a non farne più, penso che ci stia riuscendo. Un messaggio ai tifosi? State tranquilli, abbiamo bisogno di voi, ci date sempre una spinta in più, tifate fino alla fine e ce la metteremo tutta“.