CHAMPIONS. BARCA per la fuga e per il primo ciuccio di MESSI

LA GAZZETTA DELLO SPORT – A Glasgow catalani qualificati se vincono con il Celtic. E Leo vuole festeggiare il primogenito…

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RASSEGNA STAMPA – (F. Licari) – “Arrabbiato? No. Sono deluso”, dice Lennon, e si capisce che stasera moltiplicherà la carica del suo Celtic. Perché lo sa di essere di gran lunga inferiore al Barcellona, ma non s’aspettava l’etichetta di ‘anti-calcio’ che gli ha affibbiato con poca eleganza Xavi dopo quel risultato. “E noi speriamo che sia una serata negativa per loro, può succedere”, aggiunge Lennon. Avesse avuto la squadra al completo, Lennon si sarebbe forse lanciato all’assalto nel suo fortino, il Celtic Park, dove le forze aumentano miracolosamente: invece dovrà fare a meno di Izaguirre, Forrest, Rogne e Hooper (anche se per lui se si spera in un recupero all’ultimo) e per la panchina dovrà cercare nella lista B: “Non abbiamo mai un atteggiamento difensivo quando giochiamo, ma dovremo essere realisti”. Primato subito? Sarebbe una svolta così cruciale per il Barça che anche Vilanova si lascia andare alla frase ad effetto: “È la partita più importante di fine anno: se vinciamo, ci qualifichiamo subito e possiamo gestire le forze”. Con il successo sono ottavi di finale: se poi lo Spartak Mosca non batte il Benfica è addirittura primo posto con due turni d’anticipo. Cosa chiedere di più, se aggiungiamo che nella Liga siamo già a 9 vittorie in 10 partite e il Real Madrid è ben distante 8 punti? Vilanova, però, evita atteggiamenti alla Xavi: “Conosciamo bene la pericolosità del Celtic: dovremo stare attenti ai calci piazzati e ai contropiede”. Non ha i problemi di Lennon, ma anche Vilanova deve rinunciare a gente importante: con Busquets squalificato, Puyol lungodegente in difesa e Adriano out, il tecnico del Barça potrebbe forzare il rientro di Piqué, fuori da settembre, accanto a Mascherano. L’alternativa è il giovane Bartra. E, in attacco, probabile che sia Villa, a destra, ad accompagnare Fabregas e Messi. Il quale non vede l’ora di festeggiare il gol per tirare fuori un ciuccio al calzettone e celebrare così la nascita del primogenito ThiagoLennon teme il possesso palla e il Barcellona ha cinque candidati al Pallone d’oro. Ma è anche un giorno speciale per il Celtic che ieri ha compiuto 125 anni e vuole a tutti i costi fare la festa ai fenomeni.