LAZIO. PETKOVIC: “Voglio una squadra propositiva”

Le parole del tecnico biancoceleste alla vigilia della sfida con la Fiorentina

(getty images)

Vladimir PETKOVIC parla nel centro sportivo di Formello alla vigilia della sfida che vedrà la sua Lazio opposta alla Fiorentina domani alle 15 allo stadio Franchi di Firenze. I biancocelesti dovranno confermare la terza piazza in campionato, mentre la compagine viola vuole rifarsi dopo il pareggio su campo del Chievo.

Ecco le sue parole:

Mister, partite come quella di domani possono portare la Lazio a diventare una grande squadra?

“Si sicuramente, fino ad adesso abbiamo visto una Lazio in crescita. Ma abbiamo visto che in certi momenti non siamo al 100% e che abbiamo margini di miglioramento. Questo è il bello di questa Lazio che anche facendo bene ha tante occasioni di migliorare. Ripeto che non possiamo dopo ogni partita o dopo ogni minuto essere sicuro o accontentarsi.  Dobbiamo essere propositivi e volere sempre di più.”

Col Pescara, Milan e anche ad Atene avete gestito troppo la partita,è un’errore quello di gestire troppo anche se in vantaggio ?

“In un certo senso si deve gestire la partita ma sempre essendo propositivi. Avere predominanza sull’avversario. A pescara abbiamo fatto un bel gioco e possibilità per segnare anche quarto goal, col Milan abbiamo provocato quello di gestire la partita, col Pana anche abbiamo perso due punti. Penso che in quei momenti dobbiamo essere ancora più cinici, più presenti e non abbassare il baricentro. Pensare che miglior difesa è l’attacco. Dobbiamo comportarci per 90 minuti così”.

Sulle condizioni di Klose, Lulic e Mauri. Li potrà recuperare tutte e tre?

“Io farò di tutto per portarli a Firenze. Sono fiducioso che riusciamo a recuperare tutto l’effettivo e che io riesco a mandare domani tutti i migliori undici che posso avere in questo momento a disposizione. Chi non ci sarà di sicuro sarà Marchetti. Tutti glia altri ci dovrebbero essere”.

Che tipo di partita si aspetta contro la Fiorentina?

“Sicuramente sarà una delle partite più interessanti del campionato. Sono due squadre in buona condizione e buona forma. Una squadra modellata con gusti del proprio allenatore, ha aggiunto delle qualità dall’anno scorso che hanno dato i frutti in questa prima parte del campionato. E’ una squadra tosta che gioca tatticamente come ha fatto l’anno scorso. In casa è molto più aggressiva e ha grande voglia di vincere e di dimostrare. Non sarà una partita facile anche perchè ha avuto il vantaggio di poter preparare la partita per tutta la settimana. Noi arriviamo da questo viaggio  dove siamo tornati alle 3 di mattina. Tuttavia, io voglio una squadra, come ho detto, propositiva che cercherà di dominare per 90 minuti, che saprà soffrire e sempre rialzarsi e pungere. Anche fisicamente siamo in grado di dare tutto per 90  minuti. Anche nei contrasti dobbiamo essere vivi e provocarli e non subirli. Andremo a Firenze per portare punti a casa”.

Chi si aspetta e chi preferirebbe trovare di fianco a Jovetic?

“Non dipende da me, bisognerà vedere cosa sceglierà Montella. Sicuramente sono due tipi di giochi diversi se gioca Toni o Ljajic. Unico al 100% di sicuro è Jovetic. Noi dobbiamo fare attenzione non solo agli attaccanti loro che sono molto validi e mobili, ma anche ad esterni e centrocampisti che sono molto attivi in fase offensiva”.

Radu potrà giocare dal primo minuto o avrà bisogno ancora di rodaggio e come vede la crescita di Brocchi?

Radu è un po un’incognita. Non sa nemmanco lui e nemmanco noi come si potrebbe comportare nei minuti che contano, con pieno agonismo. Sono fiducioso come l’ho visto nell’allenamento. Per una parte della partita ci potrebbe dare una mano. Per Brocchi è stato un bel stimolo entrare con Milan e dare un contributo anche mentale e non solo fisica alla squadra, ma anche che poteva dimostrare a se stesso che su questi livelli è ancora pronto.  Vedendolo nell’allenamento sta crescendo e spero che ci può dare una mano e dare una più forte concorrenza a Cana”.

Ha la sensazione che quando lei schiera delle riserve, questa squadra trova delle difficoltà?

“Controprove non ci sono. Devo provare una volta a giocare con riserve per inserire questi titolari per vedere come sarà reazione. Sicuramente in certi momenti non contano questi giocatori che entrano, conta la squadra, noi come squadra abbiamo rifiutato di giocare in certi momenti. Anche per chi entra è difficile trovare la giusta mentalità. D’altra parte vedendo dopo l’1-1 col Panathinaikos abbiamo noi dimostrato che possiamo riprendere la partita e attaccare. Bisogna avere la mentalità giusta e tutti quanti devono aiutare la squadra al 120%  anche a  livello di corsa e combattività”.

Nella valutazione di far giocare i tre giocatori in dubbio, peserà anche il fatto che si sono allenati poco in settimana o deciderà dopo l’ultimo allenamento?

“No. non conta la situazione fisica e quella degli infortuni che hanno avuto perchè tutti quanti si sono allenati. Stesso Klose ha fatto un programma specifico anche nel giorno della partita con Panathinaikos col preparatore atletico”.

Proprio su Klose, non conveniva lasciarlo a Roma invece di fargli fare la trasferta in Grecia?

“Ma, i viaggi contano poco, in Grecia è stato con la squadra e avuto il modo di lavorare in maniera specifica.  Questo era molto importante”.

Molti goal presi nel finale, sta pensando a qualche aggiustamento?

“Si, sicuramente vedendo questi 4 gol subiti nel finale può scattare un allarme ma in realtà non c’è nessun allarme. Col Genoa Biava aveva crampi e ha lasciato andare in porta Borriello o primo goal contro Milan che era in fuorigioco. Bisogna innalzare l’attenzione individuabile, soprattutto sulle palle ferme o su situazioni evitabili. Dobbiamo rimanere per 95 minuti con una grande attenzione. Ma cerchiamo di essere attivi e aggredire l’avversario più alti dalla porta”.