NAPOLI. INSIGNE: «A Napoli non posso bere neanche un caffè. Cavani? Vuole sempre segnare lui»

LA GAZZETTA DELLO SPORT- «Davanti ho tre fenomeni, ma sono pronto. La Juve non è più forte, è più completa. E a Buffon ho fatto gol in Nazionale…»

(getty images)

 

Lorenzo Insigne è il giocatore più atteso dall’Under 21 che prepara lo spareggio con la Svezia. Ecco uno stralcio dell’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport:

Proprio Prandelli lo ha lasciato qui per rafforzare la squadra che deve andare in Israele. «E per me è un piacere enorme. Quando Mangia mi ha telefonato e mi ha detto che mi voleva far tornare gli ho detto “Mister non me lo deve neanche chiedere, sono felicissimo. Sono legato alla “21”, qui mi sono sentito importante, grazie a Ferrara che mi ha scelto. Sono partito forte, poi ho avuto quel rosso con la Turchia, ho sbagliato, ma è un episodio già dimenticato, io sono uno tranquillo».

Con Immobile l’intesa è perfetta: come vi trovate tatticamente?
«Lui taglia dietro i difensori e io gliela do in profondità. Ma pure io taglio e sa come trovarmi. Rientrare a Pescara sarà un’emozione».

Entrambi figli di Zeman, voi di problemi con lui non ne avevate…
«Noi l’abbiamo capito bene. Con lui si lavora tanto, ma i risultati si vedono. Mi ha fatto maturare tantissimo, anche come persona».

L’episodio o il gol che non dimentica?
«Il 2-0 al Torino. Gol mio e di Ciro».

Il Pescara con lei, Zeman, Immobile e Verratti dove sarebbe in A?
«Dico solo che sarebbe stato bello. Ma ha 7 punti, come il Milan».

Con Cavani il rapporto com’è?
«Ottimo. Ma in campo lui non guarda in faccia nessuno. Vuole segnare».

Il Napoli da scudetto se lo immagina?
«Siamo primi, ma è presto. Il Napoli di quest’anno gioca molto più di squadra, è un dato di fatto e ce la giochiamo con tutti».

Alla ripresa del campionato vi attende la Juve: scontro al vertice, può essere la sfida per il tricolore. Come la vede?
«Che loro non sono più forti, ma sono più completi. E hanno grandi calciatori: se gioca Vucinic sta fuori Quagliarella, se gioca Giovinco sta fuori Matri. Poi Asamoah, Pirlo, Isla, Vidal…»

Come si batte la Juve?
«Aggredendola e cercando di non far ricevere Pirlo».

Com’è cambiata la sua vita?
«È cambiata. A Napoli non riesco a uscire neppure per prendere un caffè o per andare in un negozio. Mi assalgono. La sera sto a casa. Vivo ancora con i miei, ma sto comprando casa a Frattaminore e ci andrò con Jenny e il bimbo. Ma pure i miei verranno lì. Regalo regolarmente due maglie a partita. Ma sto bene con la famiglia. Siamo uniti. Seguiamo pure mio fratello che va forte con la Primavera: 6 gol in 7 gare, da esterno. Promette bene. Questa è la mia vita. Certo, a Pescara potevo uscire e rilassarmi».

Con Verratti e Immobile, che trio. Ciro l’ha ritrovato, ma Verratti non lo avrete. Ha spiccato il volo.
«È un grande campione. Merita la Nazionale A».