MILAN. Nocerino e Boateng gli inconsolabili orfani di Ibrahimovic

IL CORRIERE DELLA SERA. (A. Costa) L’italiano ha perso la nazionale, il ghanese è tornato sui livelli della sua esperienza inglese. Entrambi sentono tatticamente l’assenza dello svedese…

 

(Getty images)

 

Dopo 23 partite consecutive (14 presenze in campo di cui 5 da titolare, 8 panchine e una tribuna), per la prima volta Antonio Nocerino non è stato convocato da Cesare Prandelli. L’esclusione del centrocampista rossonero è la conferma di quanto si siano deteriorati gli scenari tecnico-tattici nel Milan del dopo-Ibrahimovic. Se da un lato ha garantito a Silvio Berlusconi un paio di stagioni sociali senza porre mano al portafoglio, dall’altro la cessione dello svedese e di Thiago Silva al Paris Saint Germain ha impoverito in maniera irreversibile il patrimonio di gioco e, più in generale, la competitività del club più titolato al mondo. Come riporta l’edizione odierna de “Il Corriere della Sera”, si pensava che fosse più dura sostituire Thiago Silva, ma, in realtà, manca la personalità e il timore che metteva agli avversari di Ibrahimovic.  Sfruttando il suo lavoro sporco Boateng era diventato Boateng, un’iradiddio da 9 gol, inclusa la roboante tripletta di Lecce, e Nocerino aveva sfondato sulla grande ribalta del pallone firmando 11 reti e togliendosi pure la soddisfazione di segnare un gol al Camp Nou, una delle basiliche del calcio mondiale. Oggi il ghanese è scaduto ai livelli di mediocrità della sua esperienza inglese e il sospetto è che il vero Boa, saltato lo scudo protettivo di Ibrahimovic, sia purtroppo quello di questi giorni. Nocerino invece ha perduto la nazionale. Entrambi orfani di Ibra.