CALCIO. La JUVE sa sempre essere spietata

IL CORRIERE DELLA SERA (R. Perrone). In difficoltà sul campo amico di Siena, si salva grazie a Marchisio…

(getty images)

La terra amica (sei vittorie in sette partite al Franchi) per poco non frana sotto i piedi di Madama. La Juventus rischia molto, più del dovuto sul luogo del «delitto» di Antonio Conte, accolto benissimo fuori, malissimo in campo dove il Siena di Serse Cosmi riesce quasi a completare la partita perfetta, addirittura avvicinando il vantaggio a metà ripresa, prima della liberazione di Marchisio (40′ del secondo tempo). È una Juventus spenta nelle invenzioni, più che nel fisico, quella che riesce comunque a vincere, manifestando la sua tradizionale spietatezza al di là dei soliti limiti offensivi. Per conquistare il successo, dopo il vantaggio di Andrea Pirlo, il signore delle punizioni (palla bassa a beffare la barriera che salta), e il pareggio di Calaiò, a questa squadra, flaccida nel reparto offensivo (Vucinic distaccato, Giovinco ingarbugliato), occorre il primo gol in campionato di Claudio Marchisio. In mezzo, come riporta l’edizione odierna de “Il Corriere della Sera”, l’espulsione di Cosmi e il mancato rosso per  Chiellini. La Juventus si è riappropriata dell’antico blasone psicologico, di quel senso di appartenenza e di superiorità che si era smarrito negli anni seguenti all’azzeramento del 2006. Certo, poi i risultati aiutano. Madama è in testa al campionato dalla vigilia di Pasqua (7 aprile) e non perde da 46 partite. Numeri di carattere.