TENNIS. AUSTRALIAN OPEN: un montepremi da paperoni

Il montepremi generale è stato alzato di 3.2 milioni di euro per evitare il boicottaggio…

(getty images)

 L’insoddisfazione dei giocatori per gli introiti percepiti nelle prove del Grande Slam potrebbe essere alleviata già ai prossimi Australian Open, per il torneo di Melbourne è stato annunciato un incremento del montepremi di 4,1 milioni di dollari australiani, 3,2 milioni di euro. L’importo salirà quindi a 31.1 milioni di dollari, 24 milioni di euro, con questa cifra gli organizzatori sperano di superare le minacce di boicottaggio dei tennisti. Il più alto dirigente del torneo australiano, Steve Wood, ha sottolineato come l’aumento sia il più importante mai realizzato in questo sport:«Vogliamo continuare a garantire un contributo economico adeguato per i professionisti che giocano agli Australian Open». Al centro della discussione non c’erano i guadagni dei big ma gli introiti destinati ai giocatori che si fermano ai primi turni. Wimbledon, Roland Garros e Us Open quest’anno hanno già mosso i primi passi in questa direzione; agli Australian Open la cifra pagata ai giocatori che escono al primo turno è di circa 21.500 dollari, circa 17 mila euro. Gli organizzatori del torneo che si giocherà a gennaio a Melbourne hanno assicurato che Rafael Nadal, attualmente fermo per un infortunato, ci sarà. «Aspettatevi Rafa tra i protagonisti -ha annunciato il direttore del torneo Craig Tiley-, ci saranno poi il difensore del titolo Novak Djokovic, e gli altri grandi campioni: da Federer a Murray passando per Ferrer, Del Potro, Berdych e Tsonga».