SAMP formato MAXI tre sberle al PESCARA e 1° posto virtuale

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Estigarribia e bis dell’argentino: terza vittoria di fila. Celik e Caprari evitano la figuraccia ai biancazzurri…

(getty images)

 

RASSEGNA STAMPA – (F. Licari) – E così anche la Samp ha il suo piccolo Falcao: è Maxi Lopez, non perdona. Ritrovata la dimensione ideale, l’argentino è diventato il terminale perfetto del gioco di Ferrara. Quasi alla media di un tiro un gol, se non sprecasse la terza occasione, la più spettacolare: il colpo a effetto nell’angolo lontano con il portiere in uscita. Fa niente, sono i due centri al Pescara — un tocco sottorete, un diagonale in corsa — a scatenare il 3-2 della Samp: terzo successo di fila. E coabitazione morale con Juve, Lazio e Napoli al comando. Nascondendo ciò che non va: squadra bassa, manovra lenta e, soprattutto, troppi rischi contro un Pescara fortemente indiziato al ritorno in B. Senza Maxi, sarebbe andata diversamente. Il Pescara è nei guai seri. Stroppa è così in bilico che, al 91′, la società si affretta a confermarlo. Il 4-2-3-1 – in una squadra che soffre da morire sulle fasce – è un invito al suicidio. Balzano non è un esterno alto, Caprari e Celik dovevano entrare prima, a Weiss va fatto qualche discorsetto. Togliere Verratti, Insigne e Immobile è peggio che sottrarre al Milan, d’un colpo, Thiago Silva, Ibrahimovic e Seedorf. Ad Allegri qualcosa resta, a Stroppa ben poco. E si fa presto a elencare questo poco: Colucci che, finché regge, aiuta a non perdere la testa; Quintero, un ’93 che può rendere di più in regia che non da trequartista; Vukusic, che ha i movimenti giusti palla al piede; Cosic dietro. Ma la difesa andrebbe ridisegnata quasi del tutto. Ma neanche la difesa di Ferrara passa l’esame.