TORINO. BRIGHI: “Ce la possiamo giocare. Noi un gol lo facciamo…”

LA GAZZETTA DELLO SPORT – “Temo Sneijder. Zanetti è un mito, ma noi abbiamo tifosi speciali. A Roma non torno”…

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RASSEGNA STAMPA – (F. Bramardo) – Zanetti 39 anni, 572 presenze in A, Brighi anni 31, 304 presenze. Sono loro i più gettonati di Torino-Inter, figli di un calcio che sta scomparendo. Oggi chi direbbe di no alla Juve per finire gli studi tra le mura di casa? Brighi a 17 anni lo ha fatto. “Una scelta che rifarei, giusta o sbagliata che sia, anche se i treni passano una volta sola. E comunque a proposito di Zanetti, smetto prima io di lui”. Forse la Juve non era nel suo destino. “Basta leggere la rosa di allora, Zidane, Trezeguet, Conte e Davids, tanti campioni affermati, per i giovani non c’era spazio, oggi qualcosa sta cambiando la rotta anche da noi, all’estero ci credono. Il Toro è un esempio, pochi giocatori d’esperienza e tanti giovani di belle speranze”. In undici anni, dall’esordio in A a 19 anni con Ancelotti, ha indossato 8 maglie diverse. Di treni ne sono passati tanti, eppure si è ritrovato spesso a dover ricominciare. Troppo buono di carattere, nessun tatuaggio, niente veline, uno scapolo d’oro mai sopra le righe, ma ultimamente preso di mira dagli infortuni. “A parte l’anno scorso a Bergamo, una stagione condizionata da due infortuni, forse il problema è però quello di aver legato la carriera a grandi club, dovendo spesso cercare fortuna altrove. Se oggi essere un ragazzo normale, pulito è una rarità, beh, non mi piace esserlo”. Il suo cartellino è ancora della Roma. “Dopo quattro anni ho chiuso un ciclo, a Roma mi lega solo un contratto, la società ha fatto delle scelte in estate, io le mie: non tornerò. Sono al Toro e mi gioco le mie carte. Il futuro? Qui, ma un domani chissà, non mi dispiacerebbe seguire le orme di Del Piero, più Usa che Australia se dovessi guardare alla qualità del calcio”Torino-Inter, Davide contro Golia? “Nell’arco della stagione sì, ma in 90′ possiamo giocarcela”. Su quali armi può puntare il Toro? “Intelligenza tattica, possesso palla, la fame da gol di Bianchi, la spinta dei tifosi. È il primo test importante, abbiamo voglia di metterci alla prova”. All’Inter ha segnato due gol. “Speriamo nel terzo… Ho letto che Cassano con il Toro va a nozze, io mi accontenterei se segnasse Bianchi. Milito, Sneijder, Cambiasso, chi teme di più?Sneijder: se sta bene fa girare l’attacco. Noi un gol lo faremo, se poi saremo bravi a non prenderlo… Gillet è una sicurezza”.