CALCIO. NAPOLI, MAZZARRI sfida il tabù 9 punti

CORRIERE DELLO SPORT (A. Giordano) – Con De Laurentiis, mai riuscito in A il tris in avvio…

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Le statistiche, nel loro piccolo, non mentono, e rileggendo il Napoli, partenza dopo partenza, la prova dei nove punti diviene un tabù da abbattere, una sfida nella sfida, uno «sfizietto» da cogliere al volo. L’ultima volta si perde nei vicoli della memoria: successo in casa dell’Acireale, poi al san Paolo con la Massese e a seguire a Lucca; in panchina c’era Edy Reja, il bomber era Calaiò, ultima stagione nell’inferno della serie C e unica «tripletta» d’avvio per mettere assieme nove punti, prendere coraggio, lustrare l’autostima e godere del panorama con vista d’un primo posto «solido». Poi è stato un esercizio complesso, perché tra serie B e serie A è sicuramente più difficile, perché nella passata stagione, dopo l’exploit di Cesena e quell’interno con il Milan ci fu lo scivolone di Verona in casa del Chievo, figlio d’un turn over per preparare la Champions.

Per centrare la terza vittoria consecutiva e galoppare in vetta il tecnico mette in campo il vero Napoli: Pandev e Dossena sono tornati disponibili e dunque sono lì, insieme agli altri, pronti per dare a Mazzarri la possibilità di andare ad attingere dalla struttura attrezzata per puntare innanzitutto sul campionato: tocca al Napoli 1, senza nulla togliere a chi s’accomoda in panchina, l’onere di andare all’assalto della «terzina» vincente, ipotesi non agevole ma vagheggiata qua e là per dare subito una spallata, per lanciare un messaggio alle concorrenti, per dimostrare che il percorso compiuto assieme ha maturato, aiutando a comprendere e a riconoscere i pericoli avvolti tra le pieghe di partite apparentemente vantaggiose. Tre è il numero perfetto per lasciarsi alle spalle i corsi e i ricorsi…