MILAN. GALLIANI: “Con ALLEGRI non c’è alcuna guerra. L’ho voluto io al MILAN”

LA GAZZETTA DELLO SPORT – “Ci vediamo sempre, un po’ di dialettica è normale e fa bene. Inzaghi? È al debutto con gli Allievi, non si prepara a niente”…

(Getty images)

 

RASSEGNA STAMPA – (M. Pasotto) – In questo periodo riuscire a intercettare umori, movimenti e relazioni interpersonali che riguardano Galliani e Allegri non è impresa semplice. Monitorarne stati d’animo e spostamenti è importante anche per capire il momento che sta attraversando il Milan. Il rapporto tra i due, nel bene e nel male, finisce col riflettersi su tutto l’ambiente rossonero. Quando i diretti interessati assicurano che il dialogo, telefonico o di persona, è praticamente quotidiano, dicono il vero. Galliani e Allegri si sono incontrati in sede venerdì mattina e si sono rivisti ieri.  Negli ultimi tempi, dove si è registrato più di un attrito, l’attenzione sul loro rapporto è aumentata considerevolmente. Quando gli si pone la questione, Galliani alza le spalle e assume l’espressione di chi cade dalle nuvole. Sono entrambi concordi: “Fra di noi nessun problema”. E ieri l‘a.d. ha ribadito il concetto e l’ha rafforzato: “Ci siamo incontrati prima in sede, l’ho visto molto tranquillo. Se c’è qualcuno che ha voluto e portato Allegri al Milan, propiziandone la sua avventura in rossonero, quello sono io. Per il resto, un po’ di dialettica è normale. Anzi, fa bene”Galliani, che domenica ha seguito il debutto di Inzaghi in campionato alla guida degli Allievi, invita alla prudenza: “Sono molto contento del suo esordio e capisco l’attenzione mediatica, ma era solo la sua prima partita con gli Allievi. Non si sta preparando proprio a niente, ci vuole un po’ di pazienza”. Da Pippo… al suo erede Pazzini: “Sono felice per i tre gol di Bologna. In tutta la storia del Milan una tripletta al debutto dal primo minuto era capitata solo una volta, nel 1907 (lo svizzero Imhoff, ndr)”. In attesa che l’infermeria proponga finalmente buone notizie (“non appena diminuiranno gli infortunati vinceremo più partite”), Galliani ricorre a una massiccia dose di realismo nel tracciare gli obiettivi stagionali del Milan: “Possiamo senz’altro competere con tutte le italiane. In Europa, però, ci sono alcune squadre come Barça e Real che sembrano quasi di un altro pianeta”.