PALERMO. Contro anche i tifosi

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Sannino: “Colpa mia ma non mollo”…

(getty images)

 

RASSEGNA STAMPA – (F. Vitale) – All’ingresso dell’impianto di Boccadifalco c’è una scritta sul muro: “Datevi una mossa o vi spacchiamo le ossa”. Il peggiore avvio in campionato del Palermo dal ritorno in Serie A (zero punti in due partite) ha creato molti malumori nella tifoseria rosanero. Sannino non ha visto la scritta e comunque non avrebbe mutato la sua intenzione di addossarsi le colpe di un inizio disastroso. “Nessuno all’inizio pensava di trovarsi in questa situazione. Di sicuro questa non è la squadra che noi tutti pensavamo di vedere — ammette —. Il lavoro fatto in questi due mesi non è stato ben digerito dai ragazzi. Le critiche che ci piovono addosso sono giuste. Non c’è al momento un motivo per essere soddisfatti. Se col Napoli ero arrabbiato con tutti, dopo la sconfitta con la Lazio ero arrabbiato con me stesso. Una squadra deve avere un’identità e questa identità la deve dare l’allenatore. In questo momento sono deluso per quello che potevo dare alla squadra, la responsabilità è mia”.  C’è amarezza ma anche tanta voglia di ripartire e migliorare. Sannino non si arrende: “Credo di essere una persona leale e coerente cerco sempre di fare il massimo, anche cambiando via attraverso deviazioni per trovare la strada maestra. Sempre con l’obiettivo di mettere i ragazzi nelle migliori condizioni per fare bene. In questi ultimi sette anni in panchina è il momento più difficile del mio cammino. Forse però è meglio essere in difficoltà in una piazza come Palermo perché è una sfida ancora più importante da vincere. Io non mi arrendo mai”. Non cerca alibi: “Con l’addio di Balzaretti serviva un giocatore con una gamba diversa. Mantovani e Garcia possono fare quel ruolo. Il presidente ha investito tanto, ha deciso di fermarsi. Andiamo avanti”. Il Palermo subisce e non riesce nemmeno a fare gol: “C’è un problema di concentrazione, ma se sei squadra gli errori dei singoli li nascondi. E non è nemmeno un problema di condizione fisica, forse è una questione mentale. Siamo troppo rinunciatari. Squadra inesperta? Voglio che i giovani diventino spavaldi. Quanto ai gol, un giocatore tecnicamente valido può esserlo in qualsiasi modo si giochi. Ilicic, per esempio, sta facendo quello che chiedo. Chi sta soffrendo un po’ è Miccoli, non è colpa sua: ha bisogno di essere sostenuto nella metà campo avversaria. Per uscire da questo momento dobbiamo solo lavorare”.