INTER. MORATTI dà la scossa: “Il k.o. ci serva, ma per crescere”

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Il patron: “E’ tutta esperienza per l’Inter, però entri nel patrimonio di tecnico e club”…

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RASSEGNA STAMPA – (M. Dalla Vite) – Nessun dramma. Ma nessuno dorma più. Il senso di Moratti per la sconfitta è chiaro: una volta può accadere, siamo tutti all’inizio di una Nuova Era. Però, d’ora in poi, rifacciamo l’Inter. “Niente viene messo in dubbio dopo la sconfitta contro la Romadichiara Moratti, intercettato sotto gli uffici della Saras -: le speranze, sia a livello di singolo che di squadra, rimangono assolutamente intatte, solo che bisogna tradurle, man mano, partita dopo partita, in qualche cosa di concreto… E questo non era facile da fare immediatamente”. Insomma, farne tesoro e non drammi. “E’ stata la prima esperienza – riprende Morattidi una squadra molto giovane e con tutto abbastanza nuovo, per cui può capitare. Un’esperienza che deve far parte del patrimonio dell’allenatore e della società, per poter migliorare. Sia chiaro, è una sconfitta e come tale negativa, ma può essere utile. Sono abbastanza convinto che la mancata reazione dell’Inter sia un qualcosa legato anche all’impegno di Europa League. Una delle esperienze nuove di quest’anno è anche avere questo tipo di impegno internazionale al giovedì, che – immagino – mette veramente la squadra in condizioni difficili. Bisognerà studiare anche come far sì che la squadra sia fresca la domenica: la partita contro la Roma è stata un’esperienza, poi con una battaglia come quella che abbiamo vissuto contro il Vaslui giovedì scorso, ecco, ne abbiamo risentito più di quello che avremmo potuto pensare”. E’ il pensiero-reattivo che è mancato dopo il nuovo vantaggio della Roma. “D’accordo con Stramaccioni – dice il presidente dell’Inter -: più che tecnico credo che il problema sia stato un po’ mentale, e cioè dovuto al fatto di aver accusato la fatica proprio dopo la battaglia due giorni prima per poi ritrovarsi un po’ nella medesima situazione. Ma è stata anche una situazione legata all’abitudine, quella inerente allo stare insieme. Poi il tecnico vedrà e, se ci saranno altri problemi, interverrà”Pazzini e l’Inter: tanti gol, mai una tripletta. “Se mi hanno infastidito i suoi tre gol di sabato sera? Ma no, certo che se l’avesse fatta da noi invece che da loro sarebbe stato meglio…”. E via, col sorriso.