MILAN. ALLEGRI replica a GALLIANI: “Mai parlato di terzo posto”

LA GAZZETTA DELLO SPORT – “Il Milan doveva lottare per vincere prima e a maggior ragione adesso, con questi rinforzi. Ma dire che la Juventus resta favorita non è una vergogna”…

(getty images)

 

RASSEGNA STAMPA – (M. Pasotto) – Un tempo si parlavano soltanto in privato. Poi si dev’essere inceppato qualcosa e adesso Galliani e Allegri comunicano — anche — via mass media. Soprattutto il primo nei confronti del secondo. L’altra sera Galliani ha messo pubblicamente il suo allenatore contro un muro: “Dopo questi rinforzi non ha più alibi. Basta parlare di terzo posto, il Milan è tornato competitivo per lo scudetto. Il problema è che Allegri ieri non ha cambiato praticamente di una virgola il suo pensiero. Ovviamente ha ringraziato la società (“è stato fatto un ottimo mercato, ringrazio per gli sforzi il presidente e Galliani, con questi giocatori andiamo a rinforzare una squadra che era già buona”) e poi ha ribadito un concetto che probabilmente il suo a.d. non aveva digerito già a metà agosto: “La Juve era e resta la favorita per lo scudetto, anche se ciò non toglie che il Milan debba lottare per le prime tre posizioni. E’ favorita perché ha confermato la rosa dell’anno scorso, fatto un buon mercato e si conoscono da un anno. Poi, ovvio, dire che i bianconeri sono favoriti non significa affermare che il Milan non possa vincere lo scudetto. Noi potevamo lottare per il titolo prima così come possiamo farlo ora. Però dire che la Juve è favorita non dev’essere né una diminuzione né una vergogna”Allegri ha un sussulto di orgoglio: “Se mi sento sulla graticola? Vorrei sottolineare che il Milan, sotto la mia gestione, negli ultimi due anni ha vinto tanto quanto la Juve. Un po’ di punti in questa squadra credo di averli fatti. Il Milan non vinceva lo scudetto da 7 anni. Se poi non risulto simpatico, non ci posso far nulla. Comunque vorrei chiarire una cosa: io non ho mai detto che il nostro obiettivo è il terzo posto. Ho detto che giocheremo per i primi tre posti e per superare il girone di Champions. L’avevo dichiarato prima degli ultimi acquisti e lo ribadisco adesso. Il pessimismo non fa parte di me”. Allegri lo ribadisce: “Si sta facendo un processo a una squadra che in due anni è arrivata prima e seconda. Tutta questa diffidenza nei nostri confronti non mi piace: soltanto il campo ci dirà se non saremo all’altezza”. La rosa è di 32 elementi. Molti di più rispetto ai 25-26 ipotizzati lungo l’estate.