CALCIOSCOMMESSE. SANDULLI: “Gli è andata bene, rischiava l’illecito”

LA GAZZETTA DELLO SPORT – “AlbinoLeffe-Siena poteva essere rubricata in modo diverso dall’omessa denuncia”…

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RASSEGNA STAMPA “A Conte è andata bene. In uno dei due casi gli è stata data ragione, l’altro è sembrato molto grave e forse avrebbe dovuto essere rubricato in un altro modo, se fosse stato chiesto l’illecito il rischio erano tre anni di stop”. Lo dice Piero Sandulli, componente della Corte di giustizia federale che ha riformato la sentenza di primo grado confermando però i 10 mesi di squalifica. Ai microfoni di Radio Capital, Sandulli ha spiegato il motivo per cui la pena è rimasta la stessa, sebbene sia caduta l’incolpazione per una delle due partite sotto esame. “Quella nei confronti di Novara-Siena non abbiamo ritenuto che fosse un’omessa denuncia. Sembrava curioso che un allenatore esperto come Conte si vada a mettere nello spogliatoio a dire “questa la pareggiamo”. È poco logico”. Quanto ad AlbinoLeffe-Siena, che ha retto al giudizio della Corte, “aveva parecchi elementi e più che l’omessa denuncia si poteva ipotizzare qualcosa di diverso”, cioè l’illecito. Il procuratore Palazzi poteva giocarsi la carta più pesante, in sede di richieste di pena. “Non so se l’illecito sarebbe stato accolto, ma sarebbe stato più coerente con il problema giuridico che si è posto”, ha aggiunto Sandulli. La pista della sospensione della pena, in attesa del ricorso al Tnas, è diventata impraticabile. “Credo che sia opportuno che si attenda la lettura della sentenza e la sospensione non avrebbe una sua logica perché la pena sta già decorrendo”, ha dichiarato Sandulli a Radio Sportiva.