CALCIOSCOMMESSE. CONTE stop, la JUVE s’infuria. Nessuno sconto in appello: 10 mesi ma per una sola omessa denuncia

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Il tecnico scagionato per Novara-Siena, per AlbinoLeffe-Siena ipotesi di aggravante. Prosciolti Pepe-Bonucci. Grosseto in B…

(getty images)

 

RASSEGNA STAMPA – (M. Galdi) – La Corte di giustizia federale ha pubblicato ieri mattina le sue sentenze di appello sui filoni di calcioscommesse di Cremona e Bari. Sostanzialmente una conferma del lavoro svolto dalla Disciplinare. A leggere il dispositivo un lungo elenco di ‘respinto’ sia per i ricorsi dei deferiti, sia per quelli della Procura federale. La decisione sulla quale si appuntavano gli occhi di tutti era quella di Conte. Per lui la Corte ha deciso un proscioglimento dall’accusa di omessa denuncia per la partita Novara-Siena, ma per quella relativa ad AlbinoLeffe-Siena l’accusa è confermata e anche la sentenza di primo grado: dieci mesi di squalifica. Ora Conte e i suoi legali si rivolgeranno sicuramente al Tnas. Ieri si parlava di ‘procedura d’urgenza’ che serve ad abbreviare i tempi. Una procedura straordinaria che prevede un ‘sollecito’ alla Corte di giustizia federale a fornire in tempi brevi le motivazioni. La Corte sarà già chiamata a farlo per l’appello del Lecce, ma in genere i tempi delle motivazioni sono sempre intorno ai 40 giorni dal dispositivo. Un buon risultato ha ottenuto l’avvocato Chiappero con il secondo di Conte, Angelo Alessio: la sua squalifica è scesa da otto a sei mesi. Per Pepe e Bonucci, la Corte ha respinto integralmente il ricorso del Procuratore federale Palazzi sulla partita Udinese-Bari. Ora Bonucci e Pepe possono dirsi definitivamente fuori da questa vicenda. E un sospiro di sollievo lo tira anche il Torino, che si vede restituiti Salvatore Masiello e Giuseppe Vives sui quali la Procura (per partite diverse) aveva chiesto l‘illecito sportivo. Confermato anche il proscioglimento di Belmonte. Risultati eccellenti, in questo filone di calcioscommesse, ha ottenuto l’avvocato Grassani, che ha visto accolto l’appello presentato per il Grosseto e il suo presidente Camilli, dopo che la Disciplinare aveva escluso dalla Serie B condannando alla Lega Pro il club toscano, mentre Camilli era stato colpito, in primo grado, da 5 anni di squalifica. Sorride anche il Bologna che ha visto respinto l’appello della Procura federale che chiedeva 2 punti di penalizzazione in classifica per l’illecito di Portanova. Quindi conferma della sentenza di primo grado e proscioglimento di Di Vaio. Portanova ha vista confermata la derubricazione da illecito a omessa denuncia, ma annuncia ricorso al Tnas. Infine il ricorso del Lecce e del suo ex presidente Semeraro, respinto quasi all’unanimità. In questo caso la documentazione della Procura di Bari sui movimenti di denaro ha fatto la differenza e la Corte non ha avuto dubbi.