CALCIO. Tormento CONTE. Deve sdoppiarsi tra Cina e Italia. Che sofferenza

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Il tecnico della Juve vive una strana vigilia, tra il caso scommesse e la sfida a Pechino…

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RASSEGNA STAMPA – (G.B. Olivero) – Oggi molto probabilmente l’allenatore della Juve saprà che per dieci mesi non potrà fare quello che più gli piace: sedersi in panchina e guidare da lì la sua squadra. Conte è un vincente e comunque un uomo che persegue la vittoria con tutto se stesso. Conte ritiene fermamente di essere innocente e per questo motivo non voleva patteggiare: quella decisione, forzatamente condivisa, è stato un atto d’amore nei confronti della Juve i cui legali erano convinti che sarebbe stato il male minore. Si sbagliavano e adesso, però, le conseguenze rischia di pagarle soprattutto lui e poi anche la squadra. L’inserimento di Giulia Bongiorno nel collegio difensivo è la dimostrazione della volontà di lottare, non di arrendersi. Avanti a testa alta: questo è il motto di Antonio, che così è riuscito a svolgere a Pechino il suo lavoro con la consueta professionalità nella settimana sicuramente più difficile.