CALCIO. INSIGNE e VARGAS: i nuovi LAVEZZI del NAPOLI

IL CORRIERE DELLO SPORT – Insigne: tira di destro, di sinistro e di testa. Palleggia con padronanza e sente il gioco. Vargas: Brilla negli inediti panni di centravanti. Investimento da 12 milioni battuta la concorrenza…

(getty images)

LORENZO INSIGNE

Oggi è già domani: e in quell’orizzonte tinteggiato d’azzurro, la scia luminosa da seguire è nelle perfide – ma eccitanti – parabole d’un «magnifico» Lorenzo, l’ultimo esponente d’una scuola napoletana composta da scugnizzi e nino de oro. Ma chi l’avrebbe detto, appena due anni fa, in prinicipio di quell’estate che condusse Insigne a Foggia, alla corte di sua maestà Zeman, il guru d’un calcio inimitabile, romantico ed espressivo, scariche d’adrenalina tra profondità insospettabili, la diagonale sacrosanta da percorrere verso il paradiso? Diciotto reti, promozione in serie A e voci incontrollabili come i suoi guizzi che il Napoli stronca a prescindere, persino dinnanzi ci sono talenti che si riproducono faticosamente e Zeman a Pescara riparte da Insigne, gli affida la regia offensiva, che lascia decollare da sinistra o da destra, perché tanto fa lo stesso, lui calcia con entrambi i piedi. «Segnare per la prima volta con questa maglia mi dà una felicità enorme e poi è ancora più bello essere riuscito a farlo contro una avversaria fortisssima. E’ una gioia immensa». E’ una dose massiccia d’allegria contagiosa che l’eleva, d’incanto, a figliol prodigo oppure semplicemente a piccolo, grande uomo dei sogni. E’ un tocco di magìa.

EDUARDO VARGAS

Il conto della serva è presto fatto: dodici milioni di euro, tutti d’un fiato, lanciati sul tavolo da gioco del mercato (anticipato), mentre intorno a quel bimbetto c’è la ressa, con l’Inter che spinge, l’Arsenal che sgomita, i russi che incalzano e il tempo che stringe. Il banco salta con un’offerta che spazza via le resistenze altrui, mentre Mazzarri lo pensa come un Pato prima maniera: scatti micidiali da sfruttare a campo aperto. 5 gennaio, giorno in cui Edu Vargas sbarca a Fiumicino: «Voglio affermarmi e vincere con il Napoli». In questo momento è anche un po’ sfortunato il cileno, 2 pali nello stesso tiro con la Rappresentativa del Trentino e uno con il Bayern Monaco, dove ha disputato un’ottima partita da attaccante, modello-Pato prima maniera, uno che ha scatti terrificanti da sfruttare a campo aperto e però stando nel mezzo dell’attacco. Che il nuovo «papero» stia arrivando?