CALCIO. PREZIOSI: “Sono un bersaglio facile, ma il tiro al piccione non lo accetto”

Il presidente del club rossoblu chiarisce la sua posizione e parla delle mosse di mercato…

(Getty Images)

“Non ho ricevuto alcun avviso di garanzia, pertanto non risulto indagato. Sono illazioni non suffragate da alcuna certezza. Giù le mani dal Genoa“. Queste sono le parole del patron del Genoa, Enrico Preziosi, dopo che i media avevano riportato il presidente come un presunto indagato. “Se gli inquirenti hanno necessità di sentirmi sono a disposizione, ho la coscienza pulita e sinora mai sono stato ascoltato, nemmeno per mettere a verbale le dichiarazioni. Forse sono un bersaglio facile, ma il tiro al piccione non lo accetto”. Intanto negli atti della procura di Cremona Preziosi comparirebbe come indagato a causa di una conversazione intercettata tra il capo ultras Massimo Leopizzi e un’altra persona. Nell’intercettazione, secondo indiscrezioni, Leopizzi avrebbe sostenuto che il presidente del Genoa gli avrebbe chiesto di ‘regolare i contì con il magistrato genovese che, negli anni passati, si era occupato della presunta combine con il Venezia. L’iscrizione del presidente Preziosi, dunque, da parte della procura di Cremona, sarebbe stato un mero atto tecnico per una fattispecie che non configura reato.

Il presidente del club rossoblu parla anche delle mosse di mercato: “Gilardino? Ha parlato chiaro Lo Monaco. A meno che un giocatore non esprima il desiderio di cambiare, se è nei nostri piani trattenerlo, continuerà a fare parte dell’organico a disposizione di De Canio. Le cose ora sono diverse. Quindi se Gilardino vuole restare, non si muoverà da qui”. Lo ha detto il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, dal ritiro rossoblu di Bormio.