ROMA. L’uragano TOTTI: «Servono campioni così non possiamo competere con le big»

GAZZETTA DELLO SPORT- Il capitano giallorosso: «Io voglio vincere. Non mi va un altro anno di transizione, ma senza grandi nomi è impossibile»

 

 

Nella conferenza stampa di ieri Totti ha parlato chiaro. Innanzitutto, come riporta la Gazzetta dello Sport, ha fissato il suo nuovo obiettivo, battere Altafini e Meazza ma non solo: “Conoscendo gli schemi di Zeman, posso segnare 20 gol, anche da vecchio. Se avrò la possibilità, certo. E se giocherò”. Ma il capitano, secondo alcuni, ha voluto togliersi qualche rospo rivolgendosi direttamente alla società: “Così non siamo competitivi con Juventus, Milan e Inter – ha detto – Si può vincere solo con i grandi nomi, con i campioni. E spero che, nonostante le parole di Sabatini, la società stia lavorando per questo”. Il ds pochi giorni ha smentito l’arrivo di “crac fragorosi”, ma Totti invece spera non sia così perché lui vuole vincere: “Non mi va un altro anno di transizione e, conoscendo la piazza, non so se anche la gente voglia aspettare ancora. Nel calcio non si sa mai, la speranza è l’ultima a morire. Ma l’anno scorso nuovo allenatore e giocatori, quest’anno lo stesso. Gli anni passano, tra due anni mi scade il contratto e smetterò. Ma spero di vincere prima, se poi loro sono così bravi da prolungarmelo”.
Il capitano ha poi ammesso di avere un po’ di affanno per gli allenamenti duri di Zeman, ma sa che è un lavoro utile poi per il Campionato; in quanto al ruolo, ha detto di aver iniziato domenica a sinistra ma poi potrebbe anche finire centravanti, perché fare l’esterno è dura e il mister vuole tanti tagli in profondità, cosa che Francesco non fa abbastanza. Il boemo vuole un calcio più verticale rispetto a Luis Enrique: “Per noi attaccanti è la cosa migliore, con Zeman 80-90 gol li fai”, ha detto ancora il capitano, per poi tornare sul capitolo Juve: “Come la penso sulla Juve? Ho letto gli stessi libri del mister”, al massimo 28 scudetti, ma pure troppi… Dei suoi compagni, invece, Totti ha sottolineato le qualità di Osvaldo, che per le sue caratteristiche fisiche e tecniche secondo lui farà un grande campionato; dei giovani, invece, lo hanno colpito particolarmente Lopez, Romagnoli e Florenzi. Di top player Totti ha preferito non parlare, “tanto non arrivano”. “La società, anche se lontana, penso sia solida e ci possa dare qualsiasi cosa. Penso…”, ha aggiunto il capitano, parlando degli americani. Chiusura con l’Europeo: prima il lapsus su Zarate (“Rispetto l’omofobia”, Francesco voleva dire omosessualità e pensava che la domanda fosse rivolta alla polemica su Cassano e i gay), poi gli elogi: “L’Italia ha fatto un grandissimo Europeo: Balotelli se sta bene fa la differenza, ma a trascinare gli azzurri sono stati Pirlo e De Rossi”.