EURO 2012. PRANDELLI: “Rimango perchè c’è la volontà di cambiare”.

Il tecnico azzurro parla dopo la finale di Euro 2012, persa ieri sera contro la Spagna.

(Getty images)

 

Presenti nella sala della conferenza stampa anche Demetrio Albertini, Giancarlo Abete: Appena entrato nella sala Prandelli ha ricevuto un caloroso applauso da parte dei giornalisti.

14 ore dopo la finale c’è fastidio o pensieri buoni? “Prima di entrare qui non erano belli ma dopo questo applauso è cambiato tutto, so che l’avete fatto in maniera spontanea, possiamo essere orgogliosi di questa italia…abbiamo proposto una squadra propositiva,abbiamo sorpreso gli aversari.Il vostro comportamento è satta la dimostrazione che anche voi credete in questa squadra…

Domanda per Giancarlo Abete: Lei ha parlato del nuovo ruolo di Prandelli in che senso? “Si l’obiettivo della federazione, è quello di rendere più organico il rapporto con la nazionale e anche sul versante del progetto di calcio, noi dobbiamo partite da un presupposto ovvero i vincoli del calendario internazionale dove noi abbiamo in 9 settimane 18 partite. Mi sono sempre assunto le mie reponsabilità il problema riguarda tutte le federazioni.” Mai la Lega ha avuto un ruolo cosi insignificante rispetto alla Federazione come in questo momento, purtoppo manca una proposta quindi manca unn livello di interlocuzione”.

L’Arrivo di Zeman alla Roma può sfornare nuovi talenti italiani? “Zeman avrà sicuramente la volonta di fare un calcio propositivo quindi saranno sicuramente giocatori molto giovani”

Quali sono stati i giocatori che hanno risposto meglio alla tua idea tattica? “La squadra è partita con una idea e la squadra ha risposto sempre bene, tutti ragazzi sono stati professionali, ovviamente con un gruppo assemblato da tanto tempo puoi cercare di prendere il meglio come quello della Juventus arrivato con grande dedizione. La Spagna riesce ad avere 2 blocchi che ti aiuta molto, siamo stati bravi a fare squadra i nuovi si sono integrati.

domanda per Prandelli e Albertini: In che modo si può cambiare il calcio italiano, siamo davanti ad una rivoluzione calcistica?: “Io sn convinto che abbiamo la necessità di cambiare, abbiamo affrontato una squadra che da anni lavora in un certo modo, l’unico rammarico è stato affrontarli con due giorni di riposo in più. Sono riusciti a dare continuità hanno un modo di vivere il calcio in manier diversa.

Albertini: “Secondo me dobbiamo valutare quello che sta facendo la Spagna perchè potrebbe essere un punto di riferimento per tutti. Soprattutto la sinergia tra società e nazionale, la linea politica va di paripasso a quella tecnica.”

Te la senti di togliere i sassolini che hai dentro alla scarpa?: “Quando ho fatto le convocazioni non hanno messo in risalto i giocatori ma la convocazione di mio figlio. Lui è un professionista mi serviva da integrare nello staff.  Li ci sono rimasto male, accetto la critica sportiva ma non la critica sulla persona, per un ragazzo che non ha fatto le vacanze perchè domani parte con il Parma leggere quelle cose mi ha ferito”

Quando sono finiti i tuoi dubbi sulla permanenza sulla panchina azzurra? “Quando ci siamo confrontati abbiamo parlato e abbiamo trovato un punto in comune, la volontà di cambiare”

Domanda per Giancarlo Abete: Come può la Federazione andare incontro alla Lega? “La federazione ha il dovere e il diritto di far rispettare le regole, ha il dovere di reponsabilizzare la lega e i presidenti sull’importanza della nazionale”.

Domanda per Abete: Questione Lega e riscontri con altri presidenti di club: “Sarebbe gradita una maggiore partecipazione perchè la Federazione rappresenta tutto il calcio italiano…vedo che questo tipo di attenzione nn c’è mai stata…l’individualismo nn è un problema solo del calcio ma della società l’auspicio e che si arrivi a un maggior livello di coinvolgimento

Prandelli: “Ho ricevuto messaggi tra cui la telefonata di Capello e dal presidente del Parma Ghirardi. Io penso che arriveranno perchè noi rappresentiamo loro e dobbiamo rngraziarli perchè ci danno la possibilità di avere i ragazzi”.

Sei pessimista sul calcio italiano vecchio? “Io sono convinto che il calcio può essere un esempio perchè viviamo dei momenti dove c’è la volontà di far crescere questo movimento, dobbiamo sfruttare questa energia positiva e la nazionale può essere il riferimento, abbiamo cercato di dare risalto a questo nuovo modi interpretare le partite”

Di questi 2 anni una cosa e una partita che ti resta impressa?: “E’ difficile , abbiamo voluto organizzare questa spedizione come se fosse una cosa per la gente siamo stati generosi forse ecco la generosità è la cosa che mi è rimasta. Ci sono state delle giornate straordinarie non solo partite, giornate come quelle con Don Ciotti, ad Auswitchz,  in ospedale a trovare i bambini malati. Queste sono cose che per chi le riceve rimangono per tutta la vita. La partita quella con l’uruguay perchè abbiamo ricevuto complimenti da tutto il mondo ma non dal nostro ambiente”

Abete: “Garrone mi ha chiamato per Ferrara che ha espresso il desiderio di impegnarsi con la Samporia e noi gli concederemo questà libertà”.