EURO 2012. PRANDELLI D’ITALIA “Noi, grandissimi. Non poteva che finire così”

RASSEGNA STAMPA – LA GAZZETTA DELLO SPORT – (Andrea Elefante) – “Abbiamo giocato una partita super: siamo stati bravi a non farli ripartire mai”…

(getty images)

 

No, non poteva essere come quattro anni fa: i quarti di finale, i rigori, il cazzotto nello stomaco di andare a casa senza avere mai perso. Non più la Spagna ma l’Inghilterra, e il resto maledettamente uguale. No, non poteva essere, e Prandelli lo aveva come profetizzato già ieri mattina, ai microfoni di ‘Rai Sport’: “Sono convinto che finora l’Italia abbia fatto qualcosa di più di quel che è giusto. Ora speriamo che arrivi qualcosa di molto bello”. 

Un altro pellegrinaggio? È arrivato sì, così bello che Prandelli non ha escluso un nuovo pellegrinaggio al monastero a 20 chilometri dall’hotel del ritiro azzurro: già la scorsa notte, appena rientrati a Cracovia da Kiev. Così bello che Prandelli può raccontare anche una telefonata di complimenti del presidente Napolitano: “Grande partita — ha detto poi il c.t. — e avremmo meritato di vincerla prima. Ma non sono sorpreso: sapevo che potevamo fare noi la partita. L’unica nostra preoccupazione era non concedergli ripartenze: siamo stati positivi nella costruzione della manovra — ma questo lo sappiamo fare — ed eccezionali nelle chiusure preventive. E poi ci abbiamo messo la pazienza giusta, cuore, carattere, ma soprattutto idee di gioco straordinarie, la voglia di cercare sempre triangoli e di trovare la profondità”.

E bravo Mario. E infatti l’Italia ha avuto grandi occasioni per far gol, così tante e grandi da rischiare di sconfinare nei rimpianti: “Se avessimo segnato nei 90′ — dice ancora il c.t. — sarebbe stata una partita ancora più spettacolare: con la Germania sono convinto che potremo fare meglio anche sotto questo punto di vista, ma già stasera i nostri attaccanti hanno fatto un grande lavoro”. E però alla fine sono serviti i rigori e ai rigori — si sa — “ci vuole anche un pizzico di fortuna: ma noi siamo stati freddissimi”. Prandelli li racconta, quei rigori: “Li ho guardati abbracciato a mio figlio. Gli ho detto: “Sei fortunato, non paghi neanche il biglietto”. Balotelli ha dimostrato di avere grande personalità, è stato lui a venire da me a dirmi: “Voglio tirare il primo”. Ma già prima era stato in partita per tutti i 120′. Cosa ho pensato quando ha sbagliato Montolivo? Peccato, perché aveva giocato una grande partita, uno dei migliori nell’interpretarla. Il cucchiaio di Pirlo? È un campione, sa cosa deve fare: infatti l’ha fatto. E poi la parata di Buffon: Gigi era carico, sapeva che poteva determinare l’esito di questa gara”. 

Energie e infortunati. Ora la Germania, giovedì: “Favorita, assolutamente. Per provare a vincere dobbiamo cercare di recuperare anzitutto gli infortunati, perché sia De Rossi che Abate sono usciti per problemi muscolari; e poi le energie, anche perché loro hanno due giorni in più di riposo. Ma se questa è la nostra voglia di fare calcio, possiamo pensare di fare una grande partita anche giovedì”.