EURO 2012. Tutti i “Biscotti” di ieri

La storia del calcio internazionale non è nuova ad episodi di tacita combine tra due squadre rivali per reciproca convenienza. Dal primo “biscotto” del 1978 ad oggi

(getty images)

La paura azzurra del biscotto calcistico tra Spagna e Croazia nell’ultima giornata del girone eliminatorio degli europei un qualche fondamento storico ce l’ha. Diceva Giulio Andreotti: «A pensare male si fa peccato, ma quasi sempre ci si azzecca». Dalla clamorosa combine di Argentina-Perù (6-0) del ’78 che, di fatto, estromesse il Brasile dal torneo al 2-2 fra Danimarca e Svezia che buttò fuori l’Italia nell’Europeo 2004. Otto anni fa, l’Italia protestò, ma l’Uefa non ebbe nulla da dire. Qualche anno dopo “Bild” rivelò dialoghi e risate in campo tra rivali. Il grande Gigi Riva, dal ritiro azzurro, confida:

«Di biscotti o tortini ne ho vissuti tanti. Certo, il pari tra Svezia e Danimarca nel 2004, ma anche la vittoria della Repubblica Ceca al 90′ sulla Russia nel 96».

L’Uefa non intervenne neppure dopo il rocambolesco Dinamo Zagabria-Lione 1-7, guarda caso l’unico risultato che serviva al team francese, nell’ultima giornata della fase a gironi della Champions di questa stagione. Ci fu, dopo uno dei gol lionesi, perfino un occhiolino di un difensore croato al francese Gomis, ed alla fine chi ci rimise fu l’Ajax, eliminato a causa di questo accordo. Altro caso che fece scalpore fu Germania-Austria ai Mondiali del 1982: bastava l’1-0 ai tedeschi per eliminare l’Algeria. E 1-0 fu, con tedeschi ed austriaci che fecero un “imbarazzante melina” per tutta la partita. Vittima del biscotto, in quel caso, fu l’Algeria. Molto chiacchierata, sempre in quel mondiale spagnolo, fu la sfida tra Italia e Camerun: finì 1-1, con l’Italia qualificata e gli africani felici di andare a casa senza perdere. Eclatante anche il 12-1 della Spagna su Malta nelle qualificazioni a Francia ’84, una goleada che danneggiò l’Olanda. L’Italia intera spera di non vedere aggiunta a quest’elenco (incompleto) una nuova storia.