CALCIO. Il podologo della Nazionale: serve prevenzione

Il podologo della Nazionale italiana, Pierluigi Gennari, spiega quali possono essere i problemi ai piedi dei giocatori in determinate condizioni…

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Quando la temperatura sul campo inizia ad aumentare vorticosamente, funghi, vesciche e danni alle unghie possono diventare dei veri e propri incubi per chi gioca a calcio, e le insidie per chi fa dell’appoggio sulle parti inferiori per finte e scatti rapidi, possono rivelarsi più dolorose del previsto. Il podologo della Nazionale italiana, Pierluigi Gennari, spiega all’Adnkronos Salute: “Problemi dermatologici come callosità o unghie rotte per chi fa uno sport come il calcio a livello amatoriale o professionistico, sono diffusissimi e spesso collegati gli scarpini calzati molto stretti. Un vezzo da esperti che può causare traumi alle unghie con la formazione di sangue. Questi problemi possono colpire in maniera eterogenea i calciatori, spesso dipende dall’anatomia dell’arto. Alcuni ‘top player‘ non hanno mai avuto fastidi in carriera, altri ne sono colpiti con più frequenza, arrivando a soffrire di fascite plantare o tendinite. Fenomeni che possono presentarsi anche perchè è tradizione calcistica utilizzare uno scarpino con mezzo numero più piccolo per avere una maggiore sensibilità di tocco. I funghi, invece, possono manifestarsi perchè gli atleti si lavano molto, ma spesso si asciugano in fretta. E un piede umido è un bacino per questi microrganismi. A inizio stagione calcistica si valuta anatomicamente e funzionalmente, con l’esame baropodometrico, l’arto, grazie ai rilievi delle pressioni che questo esercita sul suolo nella posizione eretta e nella deambulazione. In questo modo possiamo capire se esistono problematiche e intervenire subito”.