EURO 2012. “Che pena i fischi spagnoli”

RASSEGNA STAMPA – LA GAZZETTA DELLO SPORT – (Sebastiano Vernazza) – Petrucci: “Offeso il nostro inno. Tutte le elezioni federali prima del mio addio”

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Giornata di visite a Casa Azzurri. Mattinata con Piero Gnudi, ministro dello Sport del governo Monti, e con Gianni Petrucci, presidente del Coni. Giancarlo Abete, presidente della federcalcio, ha ricevuto gli ospiti. Petrucci non si è sottratto alle domande dei cronisti.

Nazionale. Petrucci sugli azzurri: “Il voto più alto lo do a Prandelli per come ha preparato la partita con la Spagna. Ha dimostrato grande personalità, non è facile lavorare con 150 giornalisti che ti stanno addosso. Angel Villar, presidente della federcalcio spagnola, alla fine della partita mi ha detto: “Sono contentissimo di aver pareggiato contro questa Italia“. I fischi dei tifosi spagnoli all’inno di Mameli però mi hanno fatto pena (sul tema Abete ha aggiunto: “Gente irresponsabile e ignorante”, n.d.r.). Alla nostra Nazionale nulla è vietato, non c’è federazione italiana che abbia vinto quattro mondiali come quella del calcio, ma ogni volta noi dobbiamo incensare gli altri. Oggi dipingiamo la Croazia come la squadra più forte del pianeta, ma se fossi un croato sarei preoccupato di giocare contro l’Italia“.
Politica sportiva e Juve. Petrucci è a fine mandato da presidente del Coni: “Non ho nessuna intenzione di candidarmi alla presidenza della Figc, il calcio non è mai stato nei miei programmi. Abete è la persona ideale, la Figc è ben diretta. Non escludo la federbasket: mi è stato chiesto e valuterò il da farsi. Nel frattempo, chiederò a ogni federazione sportiva di anticipare le assemblee ai primi di febbraio del 2013 e di rinnovare prima i relativi consigli federali. Questo aiuterebbe molto lo sport”. Sulla Juve c’è stato un siparietto. Domanda: che cosa pensa della scritta ‘Trenta sul campo’ escogitata dalla Juve per celebrare il 28° scudetto? “Agnelli è persona intelligente e abbiamo un buon rapporto. Non entro nel merito”. Obiezione: presidente, la sua risposta è pilatesca. Sussulto di Petrucci: “Ponzio Pilato sì, coglione no. Tutti sostenevano che Agnelli avrebbe messo la terza stella sulla maglia, ma non lo farà. La frase ‘Trenta sul campo’ è un altro discorso: le regole esistono e vanno interpretate”. Scommessopoli: Di Martino e Laudati (i procuratori di Cremona e Bari, ndr) sono stati straordinari e li ringraziamo, ma quale vigilanza può esercitare la federcalcio sulle società e sui tesserati? La maggioranza dei calciatori è perbene. Oggi, coi processi in corso, il principio della responsabilità oggettiva non si tocca. Dopo ci sarà forse la revisione, non l’eliminazione”.
Gnudi, niente Ucraina. Piero Gnudi, ministro dello Sport, ha detto chiaro che nessun uomo del governo Monti seguirà la Nazionale in un’eventuale Euro-partita in Ucraina: “Quando si offende la democrazia non ci si può girare dall’altra parte (il riferimento è al caso Timoshenko, ndr)”. Petrucci non si è allineato: “La politica non può far pagare i suoi problemi allo sport”. A una domanda sulla crisi, Gnudi ha risposto: “Ne usciremo, se gli italiani daranno il massimo come gli azzurri contro la Spagna”.