EURO 2012. CHIELLINI e DE SANCTIS, la conferenza stampa

La conferenza stampa in cui sono intervenuti i due azzurri Chiellini e De Sanctis, le loro dichiarazioni in vista degli Euro 2012 e sulla visita ad Auschwitz…

(Getty Images)

 

Il difensore azzurro Giorgio Chiellini, commenta la visita della nazionale ad Auschwitz: “E’ un’emozione così toccante che è difficile trovare le parole. Sono cose che ho studiato da quando ero a scuola, ma vedere con i propri occhi, è un’altra cosa. Soprattutto sentire il racconto dei sopravvissuti. Rimarrà nei nostri cuori per sempre. Il momento più toccante dei tanti che abbiamo vissuto oggi è stato quando i tre sopravvissuti allo sterminio ci hanno fatto veder i loro tatuaggi. E’ incredibile quello che è successo ed è incredibile come queste persone siano state strappate ai loro affetti e abbiamo passato tutto quello che hanno passato. Ho detto ai miei amici e ai miei cari che una visita qui va fatta per forza: vedere con i propri occhi il luogo materiale dove queste stragi sono avvenute, lascia dei sentimenti incredibili. Parlare con quelle persone ancora di più. Ognuno dovrebbe venire qui per capire e far si che certe cose non accadano più”.

Sull’infortunio. “Per fortuna era meno grave di quanto sembrava. Ora non ho nessuna paura; siamo arrivati qui in Polonia e il clima è cambiato, finalmente si respira l’aria dell’Europeo“.

Sulla Nazionale. “Sono venuti meno i risultati, ma non dite che l’Italia migliore, quella di questi due anni, è sparita. Non credo che Prandelli abbia deciso al duecento per cento il passaggio alla difesa a tre, ma anche se dovesse tornare indietro, per noi nessun problema. Anche la Spagna dovrà avere paura dell’Italia. I diecimila che ieri sera hanno assistito al nostro allenamento ci hanno dato nuovo entusiasmo dopo una settimana non facile per i tanti attacchi più o meno giusti che abbiamo dovuto subire. Ma noi siamo bravi a isolarci e a pensare solo al campo. Io sto bene e da giorni mi sto allenando con il gruppo. C’è grande voglia di iniziare l’avventura. La gara con la Spagna è la  dimostrazione che forse l’Europeo è più difficile del Mondiale. Per fermarli serve la prova di un grande collettivo, è necessario aiutarsi e bisogna cercare non solo di difendersi, ma anche di imporre il nostro gioco, fatto di possesso palla e di attacco degli spazi. Certo, vedere le ultime gare della Spagna e vedere che il loro gioco non cambia al di là degli interpreti ci ha fatto capire ancora di più la difficoltà della gara. Stiamo provando diverse soluzioni e non credo che il mister abbia ancora deciso. Da parte nostra c’è la massima disponibilità. Credo che il problema non sia tanto il modulo, ma soprattutto come interpretiamo la partita. Nella nostra carriera tanti di noi hanno sperimentato più moduli, quindi non avremmo problemi anche a giocare a tre dietro. L’importante è farlo con la giusta concentrazione e con  giusto spirito di squadra. Penso di non dover insegnare niente a Daniele (De Rossi ndr). Lui questo ruolo lo ha già provato e lo ha interpretato alla grande. Contro di noi in campionato all’andata giocò in quel ruolo e fu il migliore in campo. Ha classe, carisma ed esperienza per interpretarlo al meglio”.

Sul terremoto che ha sconvolto l’Emilia. “Sono persone che hanno bisogno del nostro aiuto. Invito tutti a farlo mandando un sms al 45500. Personalmente, ho già deciso di devolvere una quota dei proventi della vendita della maglia celebrativa per lo scudetto della Juventus“.

Poi le parole del portiere azzurro, Morgan De Sanctis sulla visita ad Auschwitz. “Da questa visita scaturisce un impegno: conservare il ricordo e consegnare alla memoria delle generazioni future le memorie delle atrocità che sono state perpetrate in questi luoghi, combattere le discriminazioni di ogni tipo che non devono mai più verificarsi. C’era un silenzio totale, surreale, uno sgomento profondo e un assoluto rispetto. Più che sorpresi si rimane toccati, il momento più commovente sono state le testimonianze dei superstiti. Il mondo dello sport spesso ha prodotto episodi spiacevoli, però sono più gli esempi positivi e di integrazione di quelli negativi. Noi abbiamo il dovere di lanciare messaggi positivi: è doveroso. Non possiamo controllare ogni tipo di reazione, le contestazioni a Balotelli a volte sono state anche non riferite al colore della pelle”.

Sull’Europeo e sul considerare abbordabili le avversarie. “Intanto pensiamo alla Spagna, una partita contro una squadra molto importante. Ci sarà tempo per pensare a Irlanda e Croazia. Pensiamo a cosa avvenne in Sudafrica: si diceva che avevamo avversarie alla portata, si ricordiamo come andò a finire. Stavolta non faremo lo stesso errore”.

Sulla partita con la Russia. “E’ stata una serata storta, l’insegnamento che ne traiamo è che dobbiamo migliorare nell’equilibrio di squadra. Molti giocatori hanno esperienza nella difesa a tre e questo spero ci possa aiutare. Adesso, però, pensiamo solo alla Spagna, facendo in modo che questa partita ci dia stimoli e riferimenti importanti per tutto il resto del torneo”.