TENNIS. CAPOLAVORO E ILLUSIONE: la Errani vola ai quarti. Corsa e intelligenza, lezione alla Kuznetsova

GAZZETTA DELLO SPORT – Sara domina il primo set, va sotto 5-3 nel secondo ma recupera e batte per la prima volta la russa: «Non sono più sottomessa»…

(getty images)

Viva l’Italia. L’Italia che lavora. L’Italia di Sara Errani ed Andreas Seppi. Non l’Italia classica, talmente bella che è impossibile non notarla per quanto abbaglia. Ma quella alacre, silenziosa, seria, che conquista il cuore del Roland Garros, il mitico Philippe Chatrier, e lo tiene inchiodato dalle 11 alle 17.30, costringendolo agli applausi. Sara vince e convince in due set da cineteca contro Svetlana Kuznetsova. Andreas vola due set a zero e cede solo dopo 4 ore e più alla stanchezza del terzo match di fila al quinto set, ai nervi e al vento più che al numero 1 del mondo Novak Djokovic, brutto, un po’ di suo — in cattiva giornata — molto per l’ottima partita dell’allievo di Massimo Sartori.
Silenzio, gioca «Saretta», come la chiama il coach spagnolo Pablo Lozano. «Avevamo preparato bene la partita e ci avevo giocato tante volte. Sapevo che, sul suo servizio, dovevo coprire molto di più il dritto. Era stata la chiave dei precedenti che avevo perso 5 volte su 5». L’incantesimo sembra rompersi al primo break: «Dal 2-2 al 3-4, sono stati i game più duri. E’ stato il momento più complicato». In quella «bella testa», come la definisce il c.t. di tutte le nazionali, Corrado Barazzutti, il pericolo è prima, non dopo, quando scivola 3-5, perché a quel punto la tensione è diventata insopportabile sulle spalle della Kuznetsova alla ricerca del tempo perduto con l’ennesimo coach, Hernan Gumy. Parola di «Sciagura»: «Nel primo set, orribile, non riuscivo a muovermi, poi quando potevo andare un set pari, ho avuto troppa fretta mentre Sara ha giocato come non mai». […] E così s’è allungata la vita fin dove nemmeno lei sa: «Ho battuto due ex regine di Francia, dopo Ivanovic, Kuznetsova, ma resto coi piedi per terra, concentrata, le somme le tirerò a fine torneo». Prima c’è l’incrocio con Kerber: «A Hobart, ci ho perso netto, e io soffro le mancine, con quegli effetti al contrario. Me la studierò su Youtube». Ci troverà almeno due volte la povera Flavia Pennetta.