SCANDALO SCOMMESSE. Bonucci al Pm di Bari: “Le affermazioni di Masiello sono false”

(Getty images)

Il morale degli appassionati di calcio dopo la giornata di oggi è certamente molto basso visto che lo scandalo scommesse scoppiato nuovamente arrivando a coinvolgere anche personaggi influenti sta facendo diminuire la passione dei tifosi verso uno sport che dovrebbe solo portare emozioni. Tra i nomi che risultato essere indagati è emerso anche quello di Leonardo Bonucci, raggiunto dalla notizia mentre si trovava nel ritiro della Nazionale e per ora a differenza di Criscito rimasto nella lista dei convocati, ma che per il momento si dichiara estraneo alle accuse arrivate nei suoi confronti come già aveva fatto nell’interrogatorio dello scorso 8 marzo: “Le affermazioni di Andrea Masiello sono assolutamente false, perchè la settimana prima della partita ero stato lontano dalla squadra in quanto convocato in Nazionale. Escludo categoricamente di aver ricevuto queste proposte”. 

Le accuse dell’ex giocatore del Bari nei confronti del difensore della Juventus sono comunque sempre state piuttosto pesanti e per questo tutto il quadro andrà chiarito visto che era stato fatto il nome anche di un altro giocatore bianconero, Simone Pepe: “Di Tullio mi propose di manipolare la partita Udinese-Bari della penultima giornata di ritorno del campionato 2009/2010. Io girai la proposta ai miei compagni di squadra trovando dei consensi, parlai con Bonucci, Salvatore Masiello, Belmonte e Parisi. Questi miei compagni già conoscevano Di Tullio. Fino a quel momento non si quantificò il compenso. Arrivati ad Udine, Salvatore Masiello contattò telefonicamente Simone Pepe, giocatore dell’Udinese chiedendogli ‘se voleva acquistare una Ferrarì. In quel momento io capii che la risposta era stata negativa così come mi disse esplicitamente Salvatore Masiello. Per quanto non avessimo raggiunto l’accordo con i calciatori dell’Udinese, almeno per quello che mi era stato riferito, io, Bonucci, Belmonte e Parisi, giocammo per raggiungere il risultato a cui mirava Di Tullio, agevolando la segnatura di tre reti”

Ilaria Macchi