CALCIO. Tra mercato e Nazionale BALOTELLI spiazza tutti: “No MILAN, resto al CITY e ora ripago PRANDELLI”

RASSEGNA STAMPA – LA GAZZETTA DELLO SPORT (Sebastiano Vernazza) – “Io in maglia rossonera? Non adesso, non in questi anni. L’Europeo occasione della mia vita: non lascerò l’Italia in 10″…

 

Le parole se le porta via il vento e il mercato finisce il 31 agosto, ragione per cui si consiglia di non dare niente per sicuro, però Mario Balotelli, in conferenza stampa a Coverciano, nel ritiro della Nazionale, sul suo futuro è stato netto: “Voglio rimanere al Manchester City e starò al City.” La domanda diretta è arrivata alla fine della conferenza: Mario, andresti al Milan? “Non adesso”. Che cosa significa non adesso? “Non in questi anni”. Dichiarazione impegnativa, dire di no al Milan per anni. “Io sono del City, la conclusione del siparietto. Poco prima, nel sottolineare la sua fedeltà ai nuovi campioni d‘Inghilterra, ‘Balo’ aveva precisato di non nascondersi dietro chissà quali strategie: “No, non è un trucchetto di Mino (sottinteso Raiola, il suo procuratore, ndr)”. Morale della giornata: secchiate d’acqua fredda su milioni di milanisti che pregustavano Balotelli vestito di rossonero. Oggi come oggi non se ne parla.

Gli altri temi affrontati ieri da Balotelli.

“Io e Cassano siamo molto simili e ci troviamo bene assieme, dentro e fuori dal campo. Quando ho saputo che stava male, non ci credevo. Questo cosa venuta dal nulla sembrava uno scherzo. Capito che era seria, gli ho detto: “Se non ce la fai, all’Europeo non vado neanche io”. Questa non è la Nazionale di Cassano e Balotelli, questo lo dite voi sui giornali. Noi due non siamo i più forti, ma i più chiacchierati. Ci sono tanti giocatori bravi. Senza concorrenza non è bello. Di Natale mi piace tantissimo. Se dovessimo giocare tutti e tre assieme, mi sposterei a sinistra. Pur di esserci giocherei ovunque. Non sarà un problema ritrovare l’intesa con Cassano: è un fenomeno, Antonio, e noi due andiamo bene”.

Su Prandelli. “Non ho mai temuto di perdere la Nazionale. Sono sempre stato in contatto con Prandelli. Il c.t., come Mancini, mi ha aspettato, mi ha dato fiducia e non vedo l’ora di ricambiare. Abbiamo parlato e non c’è bisogno che il mister dica quanto sia importante l’Europeo perché lo so da me. L’Europeo è l’occasione della mia vita. Spero di trasmettere il messaggio di un Balotelli che si diverte e di una squadra vincente. Non penso proprio di lasciare in dieci i miei compagni. Anzi, credo di dare qualcosa in più. Le responsabilità non mi pesano, sono contento di averne. La Spagna è la più forte, ma noi dobbiamo guardare noi stessi, renderci conto che anche noi siamo più forti”.

Sul il City. “Eravamo i migliori e abbiamo meritato di vincere il campionato. Alla mia stagione do un voto di sufficienza, ma come squadra siamo stati superiori”.

Sulla sua testa. “Non sono d’accordo con chi dice che non ho la testa. Non ci faccio più caso, ma mi sono stufato di sentir dire che devo crescere. Devo migliorare un pò nella tattica. Per il resto qualunque giocatore giovane con gli anni fa progressi. Non ho punti deboli e il mio punto di forza è la famiglia”.

Tabloid. “Non mi sento un perseguitato, ma in Inghilterra certi giornali basano tutto su quello che fai fuori campo e aggiungono molto alla realtà, cercano di farti passare per una persona cattiva. Chi mi conosce e mi vuole bene sa che non sono come mi descrivono. In certi momenti i giornali sono stati pesanti. A me non importa, non mi fa male, però mia madre e mio padre leggono e io devo spiegare loro che non c’è niente di vero. I miei genitori non meritano che vengano scritte delle cavolate”.

Capelli. ‘Balo‘ sfoggia una cresta chiara, da mohicano. “Ho visto la pettinatura di Cristiano Ronaldo nello spot e mi piaceva, però ho deciso di tenermi la mia, che è meglio della tua (battuta in risposta a Pierluigi Pardo di Mediaset, ndr)”.

Materazzi. Un gruppo di azzurri campioni del mondo a Germania 2006 è a Coverciano per il corso allenatori. Tra loro Marco Materazzi, che in questi giorni si è intrattenuto con ‘Balo’. Affinità elettive. “Marco – ha raccontato Balotellidice che devo allenarmi e giocare con serenità. “Stai tranquillo e le cose vengono da sè”. Io però non sono nervoso”.