LAZIO. REJA: “La vittoria nel derby a 20″ dalla fine non la scorderò mai”

Le parole del tecnico biancoceleste all’indomani della conquista del quarto posto, ma che non vale la qualificazione in Champions…

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Il tecnico della Lazio, Edy Reja,  ha parlato ai microfoni di Lazio Style Radio esprimendo gratitudine ai supporters biancocelesti che, al termine della partita con l’Inter, hanno applaudito la squadra nonostante non sia riuscita a raggiungere la qualificazione in Champions League.

Ecco le sue parole:

«Ringrazio i tifosi per le manifestazioni di affetto che ho ricevuto durante l’intero campionato. Tutti insieme siamo riusciti a superare i momenti difficili e a raggiungere un obiettivo importante anche se non era quello prefissato. Il calendario non era a nostro favore ma all’ultimo siamo riusciti a dare quel colpo di coda che ci ha fatto restare al quarto posto. C’è stato un ottimo rendimento nelle ultime due gare da parte dei ragazzi e siamo riusciti a raggiungere un risultato tutto sommato positivo. Abbiamo fatto un grande campionato, vincendo gli scontri contro le squadre più blasonate della Serie A».

Sugli infortuni

«Mi dispiace  non aver avuto a disposizione per tanto tempo alcuni giocatori, Lulic in particolare che è tornato solo nelle ultime giornate: per le caratteristiche che ha se fosse rientrato 15 giorni prima forse a questo punto stavamo festeggiando il raggiungimento della Champions».

Sui derby vinti

«Senza dubbi il derby di andata è stata l’emozione più grande di quest’annata, poi ci sono state altre soddisfazioni, la vittoria con Napoli e Milan ad esempio, dove abbiamo dimostrato di non essere meno di nessuno. Ma la gioia di vincere il derby, a 20 secondi dalla fine, è stato un momento di gioia infinita che non scorderò».

Sul futuro 

«Sto meditando in questo momento Quando sono arrivato ci siamo salvati e poi abbiamo sfiorato negli anni seguenti la Champions League. Bisognava completare la crescita riuscendo a centrare l’accesso alla coppa ma questo discorso si può ritenere fallito. Non ci sarebbe voluto molto, ci sono state due o tre partite sfortunate ma adesso non bisogna guardarsi indietro».