INTER. STRAMACCIONI: «Siamo rammaricati, ma dobbiamo fare i complimenti alla Lazio»

Le parole del tecnico nerazzurro ai microfoni di Sky Sport dopo la sconfitta contro la Lazio…

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La partita.

Peccato perché l’Inter ha fatto un ottimo primo tempo, non ha concesso niente alla Lazio. Ancora una volta siamo a rammaricarci per 2 gol presi in 4 minuti. Oggi facciamo i complimenti alla Lazio.

Il nostro primo tempo molto positivo non ci ha permesso di concretizzare quanto ha fatto la Lazio con il suo miglior secondo tempo. Dobbiamo riflettere su queste situazioni.

Può essere un problema iniziare così presto l’anno prossimo?

Bisogna preparare un inizio anticipato, ma non farei di questi ragionamenti. L’Inter ha raggiunto l’Europa in una stagione difficile, c’è tanta voglia di ripartire, di ricostruire una stagione importante come merita la nostra società.

Un’Inter diversa stasera.

È innegabile che era un’Inter diversa dalle altre otto partite, però secondo me era l’Inter migliore.

Pazzini era un giocatore su cui l’Inter avrebbe dovuto puntare tantissimo, ma sembra in difficoltà.

A me non sembra. Anche oggi la più grande palla gol del secondo tempo è targata Pazzini. Se avesse fatto gol, invece di prendere il palo, staremmo parlando di un’altra partita. È un pochino sfortunato in questo momento.

Cinque vittorie, due pareggi e due sconfitte: sesto posto. Cosa significa?

Penso che non cambi niente. L’Inter in questo momento è a un giro di boa importante. Il Presidente sta già costruendo una grande Inter per tornare a lottare per gli obiettivi di una società come questa.

Con lei in panchina?

Chiedetelo al Presidente, decide lui i tempi d’uscita delle notizie.

Poca solidità difensiva.

Non è che l’Inter oggi abbia subito una supremazia della Lazio. In queste nove partite ho visto un’Inter cresciuta, anche nella personalità. Abbiamo dimostrato anche di aver migliorato determinati profili.

Quanti rinforzi servono?

Credo serva riflettere e cercare di capire dove si può migliorare la squadra. Il sesto posto non soddisfa né noi, né i nostri tifosi, né il nostro Presidente.