LA GAZZETTA DELLO SPORT. LIONEL & PEP Il tradimento della Pulce e il mistero Guardiola

Una sintesi dell’articolo de “La Gazzetta dello Sport”: Messi ancora ipnotizzato da Cech: una maledizione che costa cara Pep: «E’ il momento di parlare del mio futuro». Rosell: «Spero che resti»…

(getty images)

Quando Messi ha appoggiato il pallone sul dischetto, i dubbi sul Barcellona potevano essere spazzati via di colpo. Era l’occasione per mettere gli inglesi catenacciari in ginocchio, ed era nei piedi di Leo. Cech ha cominciato ad agitare le sue lunghe braccia, a saltellare, a far capire che, comunque, non sarebbe stato facile. Poi non c’è stato bisogno di una prodezza, Leo s’è fermato sula traversa. Se esistono le bestie nere, allora il gigante ceco è quella di Messi. Ha firmato valanghe di gol ma non è mai riuscito a farne uno a lui. In sette partite. In aggiunta, Leo non ha mai segnato neppure nelle 4 tranche di semifinali Champions giocate al Camp Nou, nonostante sia stato tre volte di seguito capocannoniere. Era l’occasione perfetta per sfatare due tabù in un colpo solo. Alla fine, il fenomeno dei 63 gol stagionali, delle 14 reti in Champions, record di Altafini e Van Nistelrooy uguagliato ma che non potrà più migliorare, si è arreso. Cech e Drogba sono anche i killer del ciclo Barça? Se è vero, c’è già nuova linfa pronta per riaprirne un’altra. E c’è Messi, che ha sconfitto molte cose. Troverà il modo di battere anche le bestie nere. Ma ancora con Guardiola? Pep ha sempre evitato di parlare del futuro, ma ieri sera, dopo essere stato chiuso per un’ora negli spogliatoi con la squadra, ammette: «Adesso è il momento di parlarne. Ne discuterò con Rosell in queste ore e decideremo tra di noi qual è il meglio per questa squadra». Rosell le idee chiare le ha già: «Spero che resti». Non si distrugge così un capolavoro.