LA GAZZETTA DELLO SPORT. Quattro gol alla Roma. Vola a +3 sul Milan, mani sullo scudetto

Una sintesi dell’articolo de ‘La Gazzetta dello Sport’: Partenza a razzo dei bianconeri, che poi dominano in lungo e in largo…

(getty imagee)

 

Troppa Juve per questa Roma. I bianconeri travolgono 4-0 la squadra di Luis Enrique e volano verso lo scudetto. Una partita che non è mai iniziata quella di Torino. Gli uomini di Conte approfittano di una Roma inesistente per staccare di 3 punti il Milan (che nel pomeriggio aveva pareggiato 1-1 con il Bologna). Per il tricolore è quasi fatta. Se il progetto Juve funziona al confronto, il progetto Roma, mostra la sua tara imbarazzante: non si è perfezionato nel tempo. Anzi. Dopo 33 partite – come sottolinea l’articolo odierno de ‘La Gazzetta dello Sport’ sappiamo qual è la Juve di Conte ma non la Roma di Luis Enrique, che ieri ha gettato tutto nel frullatore e rovesciato in campo una poltiglia incomprensibile. Doveva essere la Roma della qualità? Lamela, Totti e Bojan in panca. Il 4-3-3 barcelloneggiante schema guida? Ecco qui un 4-2-3-1 in cui si rivede Perrotta che non era titolare da dicembre; Pjanic, l’interno che vede meglio la porta, esiliato a sinistra; allontanato dalla porta anche Borini, a destra; l’offensivo Marquinho arretrato a improbabile mediano davanti alla difesa. Scelte incomprensibili quelle di Luis Enrique. Il disastro è inevitabile. Il primo gol di Vidal sorprende una squadra completamente sbilanciata che sta ancora cercando di capire come schierarsi; il secondo arriva nella zona del tenero Marquinho che sta sfogliando il manuale del mediano prestatogli da De Rossi. Troppo facile per una Juve così affamata ingoiarsi questa gelatina di Roma che al 28′ rimane pure in dieci per la parata di Stekelenburg alle gambe di Marchisio. Curci entrato per Borini para il rigore di Pirlo che parcheggia in rete la respinta. Il timbro sul 4-0 lo mette Marchisio nella ripresa e così sul tabellone si ricompone la mediana di Conte, vera forza della squadra: 26 gol su 57.