GAZZETTA DELLO SPORT. Il pararigori, Pazzini e le occasioni perse

Una sintesi dell’articolo de ” La Gazzetta dello Sport”. Julio: «Non prendere gol così è bellissimo se poi vinci…»

(getty images)

 

Se quella di Trieste contro il Cagliari fu un’occasione persa, quella di Firenze è stata buttata; se due settimane fa era stata una frenata, ieri è stato un lungo passo indietro. Quest’anno va così, l’Inter è così: Il cazzotto di Pazzini ove si dimostra che mettere più uomini di qualità possibile può diventare anche un nobile intento, ma non è (ancora) garanzia: tanto più se oltre al gioco a volte manca l’anima; se Pazzini finisce per sentirsi su «Scherzi a parte», perché sogna di uscire dal tunnel proprio nello stadio dove tante volte si era sentito in gabbia, e invece si riscopre a dar cazzotti alla panchina: quando è sul punto di entrare si fa male Chivu, e Stramaccioni ha esaurito i cambi. Un po’ come l’Inter ha esaurito le chance di sedersi sulla terza poltrona buona per la Champions, forse: per arrivarci vincere in casa e pareggiare fuori non basta e se non si batte «questa» Fiorentina forse non ha neanche così senso continuare a sperarci, e ancor meno parlarne. Tanto che non più tardi di sabato Stramaccioni aveva ammesso di aver chiesto ai suoi di farlo il meno possibile. Julio Cesar, lo specchio di questa Inter che prima sbaglia e poi cerca di rimediare. Julio Cesar che si abbandona all’inutile istinto di allungare le braccia su Lazzari senza poi riuscire a toglierle: «Appena l’ho toccato ho pensato: “Il rigore c’è, e meno male che mi ha dato solo il giallo, visto che contro il Genoa invece non c’era e mi aveva pure cacciato”». Julio Cesar che quindi si concentra sul come cancellare l’errore che significa il 10° rigore fischiato contro l’Inter (il 5° da Valeri), mettendo nella vetrina delle sue vittime dal dischetto anche Ljajic, dopo Di Natale e Hamsik: «Sapevo che avrebbe tirato lì: lui ha calciato un po’ male, ma io ho fatto una bella parata. Prendere un rigore è sempre una gioia bellissima, anche se lo è molto di più quando si vince». Ma può essere una gioia un misero punto, quando «eravamo venuti – ha ammesso Zanetti – per prenderne tre»? Ancora Julio Cesar: «I conti si fanno alla fine. Per noi è una stagione molto difficile, ma ci stiamo provando: non è ancora finita, lottiamo ancora».