ROMA. R.SENSI: “Luis Enrique? Preferisco Montella. Qualcuno mi ha deluso, ma non dico chi

L’ex presidente giallorosso si racconta tra passato e presente intervistata da Victoria Cabello su Rai Due…

(getty images)

 

Le dichiarazioni integrali (parola per parola) dell’ex presidente della Roma, Rosella Sensi, ospite della trasmissione televisiva “Quelli che il calcio”

Prima volta che rilasci un’intervista e sono felice abbia scelto noi. Tuo padre voleva un maschio? Ti vestiva da Zorro?
“Si è arreso alla terza figlia femmina. Si è adeguato a questa cosa…”

Da laziale mai vestita?
“Da laziale no, proprio no. Nemmeno per punizione”.

E’ passato un anno dal cambio di proprietà.
“Lo seguo sempre, in maniera diversa ovviamente, perchè non ci lavoro. Un anno diverso, nuovo: una nuova vita, un nuovo impegno ma sempre da tifosa della Roma”.

Sei tornata allo stadio?
“No, quello è ancora un punto su cui mi dovrei sbloccare. Ci sono tanti affetti che potrei incontrare, il ricordo di papà. E’ un passo che spero di fare presto, però li seguo nello stesso modo, con la stessa scaramanzia. Sono sempre vicino alla Roma”

La gente è cambiata nei tuoi confronti?
“No, i tifosi sono sempre affettuosissimi. In più i rapporti che si sono costruiti in vent’anni non si perdono se uno cambia ruolo. Non sono tutti così ma sento ancora persone con cui condividevamo quotidianamente determinati problemi, persone a cui sono legata”

C’è qualcuno che ti ha delusa?
“Si, ma non lo dico…”

Ti emoziona stare davanti alle telecamere?
“No, non sono abituata ma non c’è troppa emozione…

Per una donna è più difficile essere a capo di una società come la Roma?
“No. E’ più difficile per gli altri che si devono abituare. Ho iniziato da A.d perchè papà non era più presente attivamente a Trigoria, poi sono diventata presidente. Ero molto giovane, avevo 34 anni quando sono diventata A.d”.

Alcuni quindi si sono dovuti abituare…
“Non tanto in società, perchè erano abituati a vedermi in altri ruoli. Qualche giocatore nuovo era sorpreso di vedere una matta che gli urlava contro. Le donne a volte hanno una determinazione più forte sotto certi aspetti”

Dopo una sconfitta il presidente può entrare negli spogliatoi?
“Io sono entrata con una persona che prima diceva “Mi raccomando ragazzi entra il presidente, copritevi!” La differenza non è di genere femminile o maschile,  ma se hai i requisiti per entrare negli spogliatoi, se sei tesserato o meno. Bisogna avere determinati ruoli nella società di calcio, che sia presidente o ufficio stampa. Com’erano i giocatori nello spogliatoio? Sudati! (ride n.d.r) Si dovevano ricomporre prima che entrassi, li avvisavano”

Come giudica il nuovo corso della Roma?
“Lo vedo con la speranza di una tifosa. Ci sono stati cambiamenti quindi ci vuole pazienza, quella che a volte  qualche tifoso non ha avuto con la sottoscritta”

Ma se fossi stata alla guida del club, avresti fatto questa rivoluzione dirigenziale e tecnica? Te lo avrebbero permesso a Roma?
“Non lo so ma se avessi potuto l’avrei fatta lo stesso, perchè le cose bisogna avere coraggio per farle e io ne ho avuto tanto”

 Le critiche alla squadra?
“Dopo essere stata presidente sono meno critica, perchè ne facevano tante di critiche. Con le mie idee non voglio mai perdere e quindi diventiamo tutti allenatori e presidenti. Io voglio vedere vincere la Roma e poi sono rimasta legata ai giocatori come Francesco, Daniele o Simone. Totti uno di famiglia? Papà diceva che era il figlio maschio che non ha avuto, magari faceva mascherare lui da Zorro! (ride n.d.r)”

Con chi guardi la partita?
“Il gruppo d’ascolto è sempre lo stesso, possibilmente sempre con le stesse postazioni. La guardo con gli amici più cari e i parenti”

 Cosa ne pensi dell’operato di Luis Enrique?
“Luis Enrique da spagnolo segue quella che è la caratteristica del calcio spagnolo. Mi fa piacere non tanto parlare di Luis Enrique ma fare i complimenti sia Vincenzo Montella che ad Andrea Stramaccioni, due ragazzi che mi sono nel cuore: non sono solo grandi allenatori, ma anche persone che studiano ogni giorno, due grandi lavoratori”

L’addio di Montella ti è dispiaciuto?
“Per la Roma e per Vincenzo moltissimo, perchè conoscendolo e sapendo come lavora mi dispiaceva. Ovviamente  sono scelte, opinabili, ma giustamente ognuno fa quelle che ritiene più corrette. Aveva fatto un grande lavoro con i Giovanissimi e quando lavori molto bene con i ragazzi acquisici quell’esperienza che si sta vedendo con i risultati a Catania”

Ti piacerebbe Montella come allenatore della Roma?
“Io l’ho scelto l’anno scorso, mi piacerebbe che tornasse. Ma non diciamo che non voglio Luis Enrique, sicuramente però preferisco Montella, quantomeno per una questione d’affetto. Ma l’allenatore della Roma, come tutta la Roma, va sostenuto, sempre”

 Chi vincerà lo scudetto tra Milan e Juventus?
“Diciamo che il cammino della Juve è più semplice. Ma non dico Juve…”

Il capitano della Roma il prossimo anno tra Totti e De Rossi?
“Totti. Daniele ha più tempo”

Potessi evitare una tragedia tra lo spread a 800 e lo scudetto della Lazio?
“Eviterei la seconda”