GAZZETTA DELLO SPORT. Clasico thriller Barça all’assalto Guardiola punge «Auguri, arbitro»

Una sintesi dell’articolo de ” La Gazzetta dello sport”. Il tecnico: «Vinciamo e teniamo in vita la Liga Ma queste partite non riesci mai a godertele»

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Comunque vada, sarà un successo. Questo il messaggio che passa Guardiola ai suoi e al mondo alla vigilia del suo quindicesimo Clasico. «Quando siamo scesi in campo al Calderon il 26 febbraio scorso,  avevamo 13 punti di distacco dal Madrid. Non pensavo fosse una distanza realistica, non pensavo ci fosse tanta differenza tra le due squadre, ma quello era il distacco. Oggi siamo nella condizione, vincendo, di tenere aperta la Liga. E questo mi sembra già un grande risultato. Così come trovo eccezionale la voglia di questa squadra. Che ha vinto 13 trofei ma non ha perso lo spirito competitivo. Che a -13 ha trovato ancora la voglia di rialzarsi, rimboccarsi le maniche e partire all’inseguimento. Cosa posso chiedere di più? Posso solo elogiare i miei giocatori. Domani proveremo a vincere, come sempre, e se non succederà faremo i complimenti agli avversari, penseremo al Chelsea e poi alla prossima stagione». Brutti ricordi Guardiola parla a lungo, Mourinho non si presenta. Il portoghese pensa che il mondo ce l’abbia con lui, e forse contribuisce al sopraggiungere di una delle ultime riflessioni di Guardiola sul Clasico: «Non restano bei ricordi di queste partite. Non te le godi, che si vinca o si perda. Non sono le partite più divertenti da giocare perché succede sempre qualcosa. Il passato è passato, stavolta vediamo cosa succede. Buona fortuna all’arbitro».«Le squadre del signor Mourinho non giocano in difesa. Il Madrid vuole vincere come noi, e ci proverà. Non verranno qui a speculare, a pensare soltanto al pareggio. Mi aspetto una gara molto più aperta di quella contro il Chelsea. Noi possiamo solo sperare di allungare questa Liga, come stiamo facendo da un po’. Perché anche se dovessimo vincere loro avranno ancora un punto di vantaggio. È una situazione simile a quella che abbiamo vissuto tre anni fa. Arrivammo al Bernabeu con 4 punti di vantaggio a poche giornate dalla fine». Guardiola ha un paio di dubbi. Il primo condizionato dalla salute di Alexis Sanchez, che ieri si è allenato a parte per i postumi di un colpo preso da Terry a Stamford Bridge, il secondo legato alla condizione di Piqué, rimasto in panchina col Chelsea: «Non ho ancora deciso. Lui sa quanto lo stimo, e ovviamente vuole giocare sempre. Domani deciderò, e lui saprà accettare la mia decisione».