MILAN. Berlusconi torna presidente onorario del club

(Getty images)

Già da qualche settimana dal momento dell’addio del suo incarico al governo Silvio Berlusconi aveva fatto sentire una maggiore vicinanza alla squadra e una dimostrazione evidente era stata nel mese di gennaio la sua chiara opposizione alla cessione di Pato al Paris Saint German bloccando l’arrivo di Tevez dal Paris Saint Germain che sembrava ormai un passo. A causa dei suoi impegni politici il patron rossonero aveva quindi dovuto anche abbandonare circa quattro anni fa il suo incarico di presidente, che era comunque rimasto vacante visto che per tutti in società era stato sempre lui l’unico a ricoprire questo ruolo, ma già recentemente aveva annunciato l’intenzione di tornare a occuparsi in pieno della squadra, che proprio grazie ai suoi ventisei anni di attività è riuscita a diventare il club più titolato al mondo.

Inizialmente era stato però annunciato il ritorno ufficiale di Berlusconi alla presidenza per il prossimo 20 aprile, data in cui avrebbe potuto tornare in carica grazie alla seduta in programma del consiglio di amministrazione, ma la procedura è avvenuta in anticipo rispetto al previsto proprio nella giornata di oggi grazie anche al contributo della figlia Barbara, che da un anno ricopre un incarico in società. Come è stato annunciato attraverso un comunicato pubblicato sul sito ufficiale, Berlusconi è stato così proclamato per acclamazione presidente onorario, ma la sua volontà di essere ormai sempre più al fianco della squadra era apparsa evidente proprio grazie alla sua presenza nella recente trasferta di Parma visto che erano ormai tanti anni che i proprietario del club di via Turati non seguiva i suoi giocatori lontano da San Siro. Berlusconi già ieri sera nel corso della gara contro il Barcellona non ha nascosto però la sua irritazione nel vedere giocare il suo Milan spesso subire il gioco dei catalani sul proprio campo visto che la sua volontà sarebbe quella di vedere sempre spettacolo da parte dei suoi giocatori, ma molti hanno avvertito questa critica eccessiva visto che di fronte c’era la squadra considerata da tutti la più forte del mondo. Allegri però, nonostante il primo posto in classifica in campionato e la buona prestazione contro i blaugrana, ora potrebbe non vivere del tutto sonni tranquilli visto che le critiche di Berlusconi, come in passato con altri allenatori, non sono mancate e sotto accusa c’è anche la preparazione visto che gli infortuni arrivati in questi mesi sono stati decisamente eccessivi. Rimane quindi ora come unica possibilità per convincere il presidente la vittoria di un trofeo a maggio.

Ilaria Macchi