MILAN. Meersseman;: “Pato è un mistero. Andiamo in America per capire”

(Getty images)

Ormai da diverse settimane il numero degli infortuni in casa Milan è decisamente al di sopra della normalità e se non ci fosse una rosa numerosa a compensare le assenze per Massimiliano Allegri sarebbe ancora più difficile riuscire a fare le formazioni per le varie partite, anche se un vero e proprio mistero ancora da risolvere può essere considerato quello che coinvolge Alexandre Pato, ancora una volta fermo ai box a causa di un problema muscolare e che in questa stagione è riuscito a giocare davvero poche gare. Riuscire a capire l’origine degli infortuni di del brasiliano è però ancora difficile ed è per questo che l’attaccante rossonero questa mattina è partito alla volta degli Stati Uniti per un consulto specialistico dal professor Carrick presso la  Life University of Marietta di Atlanta, anche se lo stesso chiropratico del club milanista, il professor Meersseman non ha nascosto le sue perplessità su questa situazione: Non andiamo a cercare il miracolo, ma a scoprire se c’è qualcosa che non abbiamo capito e che fa ricadere Pato sempre nella stessa trappola. Dopo uno, due, tre infortuni subentrano i fattori psicologici. Poi l’erba di San Siro, sempre verso la curva nord, è una coincidenza abbastanza singolare”.

Fino ad ora quindi in merito alla salute di Pato sono state fatte diverse ipotesi, tra cui la sua postura e il campo di San Siro visto che tutti gli infortuni sono avvenuti nelle partite giocate in casa, ma l’obiettivo di questa visita è ora quello di avere maggiori certezze che al momento in casa rossonera sembrano mancare: “Probabilmente c’è un po’ di tutto, ma andiamo lì per capire. Non so fino a quale punto si possono avere risposte. Non è che lo staff medico del Milan non ci abbia pensato, come altri specialisti. Cerchiamo aiuto dal prof Carrick a livello di analisi neurologica, capire come funziona la macchina interna”. Come ha precisato anche il presidente Berlusconi, che al talento di Alexandre tiene in modo particolare visto che era stato lui a bloccare la cessione nel mese di gennaio al Paris Saint Germain, si punta ora a fare tutto con più calma e a rimettere in campo il brasiliano solo quando si sarà sicuri di non essere costretti all’ennesimo stop: “Ora sta come dopo aver smaltito un infortunio, anche meglio. Ieri fatto dei test e sono andati benissimo, apparentemente tutto a posto. Sicuramente giocherà, dobbiamo capire come evitare ricadute”.

Ilaria Macchi