CORRIERE DELLO SPORT. CALCIOSCOMMESSE: Cassano, accuse e sospetti

CORRIERE DELLO SPORT. CALCIOSCOMMESSE: Cassano, accuse e sospetti

Il portiere, che si dice estraneo, ne ha per tutti: da Gervasoni e Doni ad Atalanta-Piacenza. E tira fuori le “pagelle”
 
(getty images)

Cinque ore circa, tre viceprocuratori (Licheri, Quartarone e Loli Piccolomini) inviati da Palazzi, una serie di contestazioni lunga così. Mario Cassano nega, ma non è questa la novità (visto che è la strategia difensiva di molti, ma non di tutti). L’ex portiere del Piacenza non si limita all’uscita di pugno, ma cerca il compagno smarcato, libero, per attaccare. E lo fa, l’avrebbe fatto, lui abituato a difendere, ad ampio raggio. Doni? Mai conosciuto. Zamperini? una conoscenza marginale. Gervasoni? Amico di vecchia data, ma non significa complice, anzi. Io portiere corruttibile? Ma se ero spesso il migliore in campo, guardate qua…. Anzi, proprio perché sono un portiere è più facile tirarmi dentro. Ad accusarlo, Gervasoni e Doni. Sul tavolo, un poker servito di partite: Siena-Piacenza, Piacenza-Mantova, Piacenza-Albinoleffe e Atalanta-Piacenza. Quattro assi, pesanti da gestire. Di lui, parlando di queste gare, entrano nel merito Carlo Gervasoni e Cristiano Doni. «Per Siena-Piacenza abbiamo preso 20mila» dice Gervasoni ai magistrati di Cremona, aggiungendo per Piacenza-Mantova: «Me lo disse Cassano, era coinvolta la dirigenza mantovana, Passoni agì per conto loro». Stesso cliché per Piacenza-Albinoleffe: «Cassano mi disse che era stata combinata tra le due dirigenze, tanto che scommise tramite Zamperini e così fecero i fratelli Cossato». E Doni? «Mi disse lui dove tirare il rigore» ha detto l’ex capitano dell’Atalanta. Tutto falso, anzi, molto sospettabile. Perché Doni, ha detto Cassano, non lo conosco neanche. Come i fratelli Cossato, come Erodiani e Portanova, come gli zingari, chi li ha visti? chi li ha conosciuti? Strano che il suo nome, allora, venga fuori così spesso nei racconti di indagati e testimoni. Una spiegazione? E’ facile tirare in ballo un portiere se la contropartita è uscire dal carcere. Cassano e il suo legale, Maresca, hanno portato le loro prove. Due foto, per contestare le ricostruzioni fatte da Doni sui rigori. Lui dice si butta, qui si vede che sta in piedi. E/o viceversa. Contraddizioni. E sospetti. Come quelli dello spogliatoio del Piacenza quando si cominciò a vociferare della gara con l’Atalanta. E per Siena-Piacenza, ecco le pagelle dei giornali. Cassano, il migliore, miracoli sul 2-0: ma se l’obiettivo era l’Over, non era più semplice farsi segnare subito? La Procura federale ha lavorato ieri su Caremi e Perticone, pure loro tirati in ballo da Gervasoni. Per Perticone, a Roma, un interrogatorio-lampo (entrato poco prima di mezzogiorno, è uscito alle 12.26) e poca voglia di parlare. Oggi toccherà a Ferrario, ex difensore del Lecce ora al Parma: si comincerà a far luce sulle gare di serie A (Inter-Lecce e Lecce-Lazio) già entrate nell’inchiesta.